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===Personalità legate a Gurone===
{{vedi anche|Provincia di Varese#Personaggi illustri}}
* Ravina Clemente, ([[Milano]], [[20 marzo]] [[1842]] - Milano [[11 marzo]] 1934). Ultimo di undici figli ed appartenente ad una famiglia di pensiero risorgimentale, si arruola tra i [[Cacciatori delle Alpi]] ancora diciassettenne per combattere nel varesotto al seguito di [[Giuseppe Garibaldi]]<ref> Maurizio Ampollini, Malnate Ponte: ''Gurone non dimenticò il generale Clemente Ravina'' Malnate Ponte pagina 18, Ottobre 2005 </ref> ed essere ferito ad una spalla durante la [[Seconda guerra di indipendenza italiana#Garibaldi ed i cacciatori delle Alpi|Battaglia di Laveno]]<ref>{{cita libro|Carlo Alberto |Lotti |Malnate, storia moderna, pagina 76|1970|Malnate|Luigi Benzoni Editore}}</ref>. Sottotenente dei Bersaglieri durante la [[Seconda guerra di indipendenza italiana|II Guerra d'Indipendenza]], nel 1860 partecipò alla liberazione di Perugia, dove fu decorato con la medaglia d'argento ed essere insignito anche della cittadinanza onoraria<ref> Mario Larini, ''La liberazione di Perugia: 1860 (II)'' Tricolore, supplemento centro italia numero 5 pagina 4, Giugno 2006</ref>. Fu a [[Battaglia di Custoza (1866)|Custoza]] nel [[1866]] e fece parte della spedizione in [[Crimea]] atta a riportare in Italia la salma del [[Alessandro La Marmora|generale La Marmora]]. Dopo il suo congedo, avvenuto nel 1900 per raggiunti limiti d'età e con i gradi di generale, rientra in Lombardia per trasefrisce a Gurone e divenirne sindaco<ref name="Clemente Ravina">{{cita web|url=http://www.risorgimento.it/rassegna/index.php?id=19608&ricerca_inizio=0&ricerca_query=&ricerca_ordine=DESC&ricerca_libera= |titolo= Risorgimento.it- Sintesi del contenuto del paragrafo intitolato "La morte di un veterano"|accesso=01-12-2011}}</ref> dal 1902 al 1920. Durante il suo mandato sono numerose le opere comunali costruite, come ad esempio l'edificio del municipio (di cui una parte adibita a scuole elementari), l'acquedotto, l'asilo infantile oggi intitolato a Leopolda Frascoli e il lavatorio edificato al numero 8 di via dei Mulini. Le spoglie del Generale sono sepolte nel cimitero di Gurone ed alla sua memoria è ancora intitolata una via del paese<ref> Maurizio Ampollini, Malnate Ponte: ''Gurone non dimenticò il generale Clemente Ravina'' Malnate Ponte pagina 18, Ottobre 2005 </ref>.
* Felice Frascoli (Gurone, [[28 ottobre]] [[1901]] - Gurone [[13 Marzo]] [[1996]]). Da qualcuno definito ''l'ultimo dei [[Maestri Comacini]]'', fu maestro di costruzioni edili dal 1943 al 1973 ed autore di numerosi testi didattici dediti all'[[edilizia]] ed alle [[Intervento edilizio#Intervento di ristrutturazione edilizia|ristrutturazioni]], nonché dell'unica opera letteraria sino ad oggi dedicata a Gurone. Dal [[1962]] si occupò anche della "Cassa Edìle di Varese" mentre, dopo l'istituzione del "Ente Scuola per la formazione e l'addestramento professionale edile della Provincia di Varese", nel 1975 ne assunse la carica di direttore per cinque anni. Insignito della nomina di Ufficiale dell'[[Ordine della Stella Polare|Ordine Reale della Stella del Nord]] da parte del re di [[Svezia]] ([[23 settembre]] [[1982]]) a seguito dei numerosi rapporti con l'imprenditoria svedese, ne adottò buona parte dei metodi di costruzione nell'azienda da lui fondata e diretta. A partire dagli anni venti insegnò nella Scuola Edile di Gurone dove a partire dal 1939 ne assunse le varie cariche per divenire presidente onorario nel 1964<ref> Umberto Vallini ed Enzo Marazzi, ''Felice Frascoli da Gurone, l'Ultimo dei Maestri Comacini'' La Cava pagine 87/90, Macchione Editore, Azzate, 1997 </ref>. Oggi, l'attuale casa del popolo ed ex Scuola Edile di Gurone porta ancora la targa dell'intitolazione a suo nome. Benefattore della parrocchia di san Lorenzo e della Scuola Materna, fu "Muratore, Maestro ed Impresario edile fino alla fine dei suoi giorni" dice ancora oggi chi si ricorda di lui<ref>Fonte orale e raccolta confrontando le testimoninaze degli anziani guronesi. </ref>. <br>
==Geografia antropica==
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