Gallia Narbonense: differenze tra le versioni

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Singolari sono le caratteristiche della produzione artistica della ''Gallia Narbonensis'' (a [[Saint-Rémy-de-Provence|St. Remy de Provence]], [[Carpentras]] ed [[Orange (Francia)|Orange]]). I monumenti di questa provincia, sulla cui datazione si è a lungo discusso, presentano un stile ricco, dotato di libertà spaziale superiore perfino ai coevi monumenti di Roma, con elementi stilistici (quali il contorno delle figure evidenziato a con una linea scavata dal trapano corrente) che a [[Roma antica|Roma]] compaiono solo dal II secolo. Scartata l'ipotesi di una datazione più tarda (II-III secolo) grazie a precise datazioni archeologiche<ref>Il [[Mausoleo di Glanum|monumento dei Giulii]] a [[Saint-Rémy-de-Provence|St. Remy]] è stato datato tra il [[30 a.C.|30]] e il [[25 a.C.]], mentre l'[[arco di Orange]] al [[26]]-[[27]] d.C., sotto [[Tiberio]]. Allo stesso periodo risale la famosa statua funeraria del [[Museo di Arles]], probabilmente una [[Medea (mitologia)|Medea]].</ref>, la spiegazione più plausibile di questa fioritura è che si abbia avuto in questa zona una più diretta discendenza dall'[[arte ellenistica]] sia in pittura che scultura<ref>Bianchi Bandinelli, 1939.</ref>. Alcune conferme hanno rafforzato questa convinzione, come il rinvenimento a [[Glanum]] di uno strato di epoca ellenistica con sculture in stile [[pergamo|pergameneo]], legato probabilmente alla remota ascendenza greca di quegli insediamenti.
 
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