Morano Calabro: differenze tra le versioni

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Sorge sulla sommità dell'abitato nei pressi del Castello Normanno-Svevo. La sua fondazione si fa risalire intorno [[XI secolo|all'anno mille]] (probabilmente al [[1007]]), sebbene abbiano inciso sulla sua architettura interventi di epoche successive: fa però eccezione il campanile in pianta quadrangolare, costruito in epoca medievale ed in posizione visibilmente arretrata rispetto alla chiesa. La [[facciata]] è essenziale nella sua struttura "''a capanna''" con le falde laterali ribassate e sormontata nel [[Timpano (architettura)|timpano]] da una [[nicchia]] con la statua di [[Pietro apostolo|San Pietro]] di [[Carlo I d'Angiò|periodo angioino]]. L'interno in tre navate a [[Basilica|pianta basilicale]] è decorato da delicati [[Stucco|stucchi]] tardo-barocchi (seconda metà del [[XVIII secolo|secolo XVIII]]) recentemente restaurato.
;Opere d'Arte
Pregevolissime opere d'arte vi sono custodite e vanno dal [[XV secolo]] ai primi decenni dell'[[XIX secolo|'800]]. Al XV secolo appartengono un [[sarcofago]] in [[bassorilievo]] appartenente alla famiglia Fasanella (feudatari del borgo fino alla prima metà del [[XV secolo|'400]]); un [[affresco]] raffigurante la ''Vergine delle Grazie'' e proveniente dall'omonima cappella ''extra moenia''; una ''Croce Processionale'' in argento di Antonello de Saxonia del [[1445]]. Risalgono poi al [[XVI secolo]] quattro statue in [[marmo di Carrara]] eseguite da [[Pietro Bernini]], padre di [[Gian Lorenzo Bernini|Gian Lorenzo]], scultore toscano attivo in [[Napoli]] fra la seconda metà del [[XIV secolo|'500]] e la prima metà del [[Anni 1610|'600]]. Le statue raffigurano: ''[[Santa Caterina d'Alessandria]]'' e ''[[Santa Lucia da Siracusa|Santa Lucia]]'' del [[1592]], ''[[Pietro apostolo|San Pietro]]'' e ''[[Paolo di Tarso|San Paolo]]'' del [[1602]]. Sono del medesimo periodo altre opere: la ''Candelora'', statua appartenente probabilmente a Giovan Pietro Cerchiaro; un ''[[San Carlo Borromeo]]'' di Ignoto di [[Pittura napoletana|scuola napoletana]] posto su un ricco altare ([[1654]]) in marmo di Carrara; un ''Compianto sul Cristo morto'' e due tele raffiguranti i ''Santi Pietro e Paolo'' del [[Cristoforo Roncalli|Pomarancio]], anticamente formanti un [[trittico]], appositamente commissionate dall'[[Università del Regno|Università di Morano]] per la congregazione di Santa Maria della Pietà. Importante è la presenza di due [[Pala d'altare|pale d'altare]] del seicento: ''l'adorazione dei pastori'' e la ''Madonna in trono col Bambinello e quattro Santi'', attribuite al calabrese [[Giovan Battista Colimodio]] ([[1666]]). Della seconda metà del [[XVIII secolo|'700]] è il [[Coro (architettura)|Coro]] realizzato fra il [[1792]] e il [[1805]], capolavoro in [[Rococò|stile rococò]] di Mario ed Agostino Fusco.
Pregevolissimo,ubicato attualmente sul lato sinistro della balaustra, un organo portatile del '700,decorato,da restaurare.