Giuseppe Faè: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Ordinato sacerdote nel 1908, partecipa alla [[prima guerra mondiale]] come cappellano militare degli [[Alpini]], poi diventa parroco di Montaner frazione di [[Sarmede]] il 22 gennaio 1927,: {{cn|l'incarico era per lui una sorta di "confino ecclesiastico" a causa della sua netta posizione antifascista}}. A Montaner don Giuseppe Faè costruì un asilo, un orfanotrofio, una chiesa intitolata a san Giovanni Bosco ed una saletta adibita a cinema.
===Nella Resistenza===
 
===Nella Resistenza===
Dopo l'[[Armistizio di Cassibile]] intensifica la sua attività tanto da collaborare attivamente nella formazione delle prime bande partigiane. Assieme a [[Giovanbattista Bitto]] "Pagnoca" avvia il primo nucleo partigiano nella zona del [[Vittorio Veneto|vittoriese]], il [[Gruppo Brigate Vittorio Veneto]], che confluirà nella futura divisione Nannetti. </br>
Don Giuseppe Faè aiutò i partigiani fornendo loro cibo, vestiti e sistemandoli nella canonica, che adibì a rifugio. La sua parrocchia divenne dunque un passaggio obbligato per chi desiderava equipaggiarsi e partecipare alle formazioni partigiane del [[Cansiglio]].</br>