Jiaqing: differenze tra le versioni
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Con la morte di Qianlong, all'inizio del febbraio del [[1799]], Jiaqing ottenne il controllo totale sul governo e perseguì come primo atto l'infedele consigliere Heshen che, accusato di corruzione e abuso di potere, fu pertanto privato dei propri titoli, fu spogliato di tutti i suoi beni ed infine gli venne intimato il suicidio; con la sua morte si scoprì che aveva lasciato un tesoro di oltre 90 milioni di tael, frutto delle sue malversazioni. La cognata di Heshen, la principessa He Xiao, era la sorella del nuovo imperatore e venne pertanto risparmiata da questa punizione.
Tuttavia, nonostante l'uccisione di Hensen, la corte rimase spaccata in varie fazioni mentre gli eunuchi e i cortigiani, esautorati sotto Quialong, riacquistarono gran parte dell'influenza sugli affari pubblici.
L'imperatore tuttavia aveva ereditato un impero prostrato dalle lunghe guerre ed indebolito finanziariamente, il peggioramento dell'economia poi aveva generato, negli ultimi anni del regno di Quialong, numerose rivolte tra le quali la [[Ribellione del loto bianco]] tra il 1796 e il 1804.
In conseguenza di ciò L'Imperatore Jiaqing non intraprese campagne militari, ridusse le spese militari e di corte in modo da riordinare le finanze. In politica interna,per reprimere i disordini, inviò forti distaccamenti militari e, per riottenere l'appoggio dei sudditi, promulgò un'amnistia e ridusse l'imposta fondiaria.
In materia economica cercò di dare nuovo slancio alla produzione agricola, migliorando le colture e i sistemi di irrigazione e incoraggiando i contadini più produttivi
Come il padre, infine, fu estremamente sospettoso nei confronti della cultura occidentale e in conseguenza di ciò mantenne i rigidi limiti al commercio con gli stranieri ed impose delle severe limitazioni alla professione del cristianesimo.
===Morte e sepoltura===
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