Average Directional Index: differenze tra le versioni
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{{W|economia|dicembre 2011}}
'''Average Directional Index''' ('''ADX''') sviluppato nel 1978 da [[J. Welles Wilder]] è calcolato sull'andamento del prezzo di uno strumento finanziario e ne indica la forza, la robustezza, del trend.
<ref>{{Cita libro | autore=Wilder, J. Welles | titolo=New Concepts in Technical Trading Systems | editore=Trend Research | mese=giugno| anno=1978 | id=ISBN 978-0-89459-027-6}}</ref>
L'ADX è ampiamente utilizzato in analisi tecnica e fa parte degli indicatori standard forniti dalle principali piattaforme software per analisi tecnica.
== Calcolo ==
L'ADX nasce dell'unione di altri due indicatori sviluppati da Wilder: il +DI (Positive Directional Indicator) ed il -DI (Negative Directional Indicator). Una volta combinati questi due valori vengono poi smussati da una media mobile esponenziale.
Il calcolo di +DI e -DI necessita di prezzo di Chiusura, Massimo e Minimo di ciascun periodo (tipicamente giornalieri).
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Possibili variazioni a questa metologia di calcolo comportano l'uso di diversi tipi di media mobile, tra cui [[Media Mobile Pesata]] o [[Media Mobile Adattiva]].
== Interpretazione ==
L'ADX indica solo la forza del trend e non la sua direzione.
Il valore dell'ADX può essere compreso tra 0 e 100.
Tipicamente un trend caratterizzato da un ADX al di sotto del 20 è considerato debole, mentre sopra 40 è da considerarsi forte.
== Note ==
<references/>
== Collegamenti esterni ==
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