Impero spagnolo: differenze tra le versioni

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Alla metà del XVI secolo, l'intera parte occidentale del continente era soggiogata all'egemonia di Madrid, che lo controllava con la forza del suo esercito (nel [[1530]] contava oltre 150.000 uomini, di gran lunga il più numeroso d'[[Europa]]), finanziato dall'argento americano, ed una stretta rete di alleanze dinastiche con i vari rami della famiglia asburgica.
 
Alla morte di [[Carlo V]], l'Impero sul continente aveva raggiunto la massima estensione, lasciava ai figli domini da [[Algeri]] ai [[Paesi Bassi]], che comprendevano numerose fortezze in Nordafrica, il meridione d'[[Italia]] con [[Sicilia]] e [[Sardegna]], il Milanese, l'Austria con vastissime estensioni nell'[[Europa]] centrale, la [[Franca Contea]], l'[[Olanda]] ed iil Paesi Bassi[[Belgio]].
 
La suddivisione dell'Impero europeo agli eredi Filippo e Massimiliano, che ressero rispettivamente [[Spagna]] e [[Nuovo Mondo]] il primo, [[Austria]]-[[Ungheria]] il secondo, disgregò il solido blocco continentaleterritoriale ma ciò favorì la suddivisione del conflitto con l'altra superpotenza internazionale: l'[[Impero Ottomano]].
 
I Turchi solitamente si alleavano con i Francesi, l'unica entità politica in grado di contrastare con efficacia gli Spagnoli e questo segreto sodalizio frenò le mire espansionistiche sul Mediterraneo di Sua Cattolicissima Maestà, i cui eserciti, nonostante alcuni successi nelle spedizioni contro Tunisi nel [[1535]] e [[1573]], subirono molti rovesci, sia nel tentativo di difendere le postazioni in [[Algeria]] e [[Tunisia]] sia quando fecero una spedizione contro la roccaforte islamica di Gerba.