Confederate States Navy: differenze tra le versioni

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Le navi della marina confederata vennero prese in parte ai nordisti all'atto della secessione, per lo meno quelle poche che rimasero bloccate nei porti confederati, o trasformate da battelli esistenti in navi da guerra, o in casi meno numerosi costruite ex novo. Spesso la corazzatura veniva fatta con materiali di fortuna come rotaie, balle di cotone sotto lo strato superficiale ad assorbire l'urto delle granate perforanti, o altro materiale a seconda dei casi. Una delle navi più famose della marina confederata fu la ex fregata a vapore nordista ''Merrimack'', ai lavori a [[Norfolk]] allo scoppio delle ostilità, bruciata parzialmente dai nordisti dopo la resa di Fort Sumter e ricostruita nella famosa [[CSS Virginia]], che con la [[USS Monitor]] fu protagonista del primo scontro tra navi corazzate nella storia.
 
Già nell'ottobre del 1861 erano in costruzione nei cantieri del sud, oltre alla ''Virginia'', ben quattro navi corazzate, cioè la ''Tennessee'', la ''Luoisiana'', la ''Mississippi'' e la'' Arkansas''<ref name=Lur309>R. Luraghi, op. cit. pag 309</ref>. Da un rapporto del [[27 agosto]] [[1862]] si ricava che il dipartimento della marina aveva costruito 12 navi ad guerra e ne aveva 9 in costruzione, aveva in fase di approntamento 12 "[[IroncladNave (nave)da battaglia#Ironclad|ironclad]]", mentre erano operative una batteria corazzata ed un [[ariete (arma)|ariete]] corazzato<ref>Conf. Mil. Hist. pag 10</ref>.
 
Oltre alle costruzioni lo stato confederato si rivolse agli acquisti all'estero, particolarmente in [[Inghilterra]], per opera del comandante Janmes D. Bulloch che fu inviato a Londra l' [[8 maggio]] [[1861]] dal Ministero della Marina con istruzioni segrete per l'acquisto sia di navi corazzate sia di incrociatori convenzionali da utilizzare per la guerra di corsa<ref name=Lur310 />.