Tromba d'aria: differenze tra le versioni

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Un altro fenomeno simile al tornado è il [[turbine di polvere]] (in americano “Dust Devil”, Diavolo di Polvere), una colonna di aria ascensionale rotatoria che solleva sul suo cammino sabbia o polvere. Si sviluppa in generale in zone desertiche e semiaride indipendente dalla formazione nuvolosa, questo significa che è possibile ammirare questo fenomeno in occasione di bel tempo. La sua formazione avviene di norma in giornate torride, dove il surriscaldamento del suolo e degli strati d'aria immediatamente vicini è notevole. Il turbine ha origine dal moto convettivo innescato da piccole correnti discendenti che coinvolgono le correnti ascensionali generate dal riscaldamento del terreno. Un turbine di polvere può durare dai pochi secondi a svariati minuti e molto raramente causa danni materiali (la velocità del vento di un turbine non è minimamente paragonabile a quella di un tornado). Le sue dimensioni sono estremamente variabili: l'altezza e il diametro di un turbine vanno entrambi dai pochi centimetri ai circa 200 metri.
 
== TornadoTrobme d'aria in Italia ==
[[File:TrombaMarinaTerracinaItalia11ago06.jpg|thumb|right|200px|Tromba marina a [[Terracina]] nel 2006]]
L'[[Italia]] non è uno dei paesi con più alta incidenza di tornado a livello mondiale, anche se negli ultimi anni le trombe d'aria in Italia sono sempre più frequenti. Anche a livello europeo è sorpassato dal Regno Unito e dai [[Paesi Bassi]].<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Paul Rincon|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/3059663.stm|titolo=UK, Holland top twister league|pubblicazione=BBC News|giorno=11|mese=07|anno=2003|accesso=31-10-2008}}</ref> Il fenomeno, meglio conosciuto come "tromba d'aria", si verifica maggiormente nel [[Lazio]], [[Toscana]], [[Liguria]], [[Lombardia]], [[Veneto]], [[Friuli-Venezia Giulia]], ma interessa anche la [[Pianura Padana|zona padana]] e la [[Puglia]] e raramente la [[Campania]] e l'[[Abruzzo]]. Nelle regioni settentrionali il periodo di incidenza maggiore si verifica verso la fine della stagione estiva (o all'inizio di essa, quando le temperature cominciano definitivamente e visibilmente ad alzarsi), quando l'afflusso di correnti fredde nord-occidentali generano numerose formazioni temporalesche di rilevante intensità. L'intensità media dei fenomeni tornadici sulla penisola è di norma molto più bassa dei tornado americani, anche se non mancano nella storia della meteorologia italiana trombe d'aria di notevole potenza. Secondo recenti studi, l'incidenza dei tornado in Italia è destinata a salire, mantenendo stabili i ritmi di crescita che si sono verificati negli ultimi 30 anni.{{citazione necessaria}}