Papa Pio XII: differenze tra le versioni

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== Pacelli Segretario di Stato ==
 
[[Papa Pio XI]] lo nominò [[Cardinale (cattolicesimo)|cardinale]] il [[16 dicembre]] [[1929]] e sarebbe divenutodivenne Segretario di Stato il [[7 febbraio]] [[1930]].
 
Al fine di regolare le relazioni tra la [[Santa Sede]] e gli altri stati e difendere le attività di scuole ed ospedali cattolici, negoziò diversi [[concordato|concordati]] con <!--la [[Lettonia]] nel [[1922]], la [[Baviera]] nel [[1924]], la [[Polonia]] nel [[1925]], la [[Romania]] nel [[1927]], la [[Lituania]] nel [[1927]], l'[[Italia]] nel [[1929]], la [[Prussia]] nel [[1929]],--> il [[Baden (stato)|Baden]] nel [[1932]], l'[[Austria]] nel [[1933]], la [[Regno di Jugoslavia|Iugoslavia]] nel [[1935]].
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Il più discusso tuttavia fu quello firmato a [[Roma]] il [[20 luglio]] [[1933]] con la [[Germania]] del [[cancelliere]] [[Adolf Hitler]], il ''[[Reichskonkordat]]''. Questo concordato, che seguiva di pochissimi giorni la sigla del [[Patto a quattro]], avvenuta sempre a Roma, fu particolarmente discusso in quanto insieme all'altro dava - pochi mesi dopo l'ascesa di Hitler al potere ([[30 gennaio]] [[1933]]), la fine di ogni vita democratica in Germania e la proibizione di tutti i partiti politici compreso quello cattolico della ''[[Zentrumspartei]]'' - ulteriore riconoscimento internazionale al [[Nazismo|regime nazista]].
 
Pacelli avrebbe, secondoSecondo molte testimonianze, Pacelli avrebbe ricercato con costanza un concordato sin dal periodo della sua nunziatura, negli [[Anni 1920|anni '20Venti]]. [[Heinrich Brüning]], leader del ''[[Deutsche Zentrumspartei]]'', partito cattolico di centro, dichiarò nelle sue memorie che Pacelli in occasione di un incontro del [[1931]] (quando Brüning era [[cancelliere]]) avrebbe insistentemente premuto per la dissoluzione dell'accordo di coalizione con il partito socialdemocratico, ponendola quasi come una condizione per la stipula del concordato, ma il cancelliere avrebbe respinto la sollecitazione considerando che il prelato fosse in grave errore di valutazione sulla situazione politica tedesca ed in particolare sul peso del nascente partito nazista.
 
In ogni caso il concordato, malgrado le apparenti garanzie per la Chiesa e i fedeli tedeschi (che erano state soppresse nell'[[XIX secolo|Ottocento]] per la [[kulturekampf]]), fu sistematicamente violato dai nazisti (e Pacelli stesso inviò 55 reclami di violazione nel periodo [[1933]]-[[1939) e]]: la Chiesa cattolica nella [[Germania nazista]] avrebbe lamentato di dover agire in condizioni difficili. In effetti i rapporti tra nazismo e chiesa, peggiorarono rapidamente, tanto che [[Papapapa Pio XI]], nel [[1937]], condannò pubblicamente l'ideologia [[paganesimo|neopagana]] dei nazisti con l'[[enciclica]] ''[[Mit Brennender Sorge]]''.
 
Pacelli si dimostrò diplomatico capace e fedele alla linea di [[Pio XI]] e alla sua crescente opposizizione alla Germania nazista. Egli fu spesso in viaggio sia con una serie di importanti missioni diplomatiche come(ad esempio il viaggio negli [[Stati Uniti]] nel [[1936]]), sia con la partecipazione a una serie di congressi eucaristici in [[Ungheria]] e [[Argentina]], o a manifestazioni religiose a [[Lourdes]] o [[Lisieux]], viaggi che gli permisero, tra l'altro, di farsi conoscere dalle gerarchie cattoliche esterne alla [[Curia Romana]].
 
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