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'''AspectJ''' è un linguaggio basato su [[Java (linguaggio)|Java]] per aggiungere a Java stesso i cosiddetti ''aspetti''. È uno dei modi utilizzati, in ambito Java, per avvalersi dell' Aspect Oriented Programming ([[Programmazione orientata agli aspetti]]).
 
==Concetti base==
 
===Join point e pointcut===
 
Un concetto basilare di '''AspectJ''' è quello di join point. Un join point può essere intuitivamente definito come un certo istante nell'esecuzione del programma; ogni chiamata a un qualsiasi metodo di un oggetto qualunque potrebbe essere un join point, così come leggere il valore di una variabile, creare un oggetto o modificare il valore di una variabile.
 
I ''pointcut'' invece descrivono le situazioni particolari che si vengono a creare durante l'esecuzione del programma. Un pointcut è cioè una sorta di [[variabile booleana]] il cui valore dipende da una certo insieme di join point, che in un dato momento dell' esecuzione del programma possono essere ''veri'' o ''falsi''.
 
È possibile definire un pointcut in maniera estremamente dettagliata; si può ad esempio definire un pointcut che sia valido quando un qualsiasi metodo della [[Classe (informatica)|classe]] A viene chiamato, o ancora, definire un pointcut che è valido quando un metodo di un oggetto di classe A chiama il [[metodo]] xyz(int a, int b) di un oggetto di classe B, oppure un pointcut che sia valido quando viene eseguito il metodo B.exec(String s) tranne nel caso in cui il suddetto metodo venga chiamato da un membro della classe F. È anche possibile definire un pointcut che sia valido quando uno qualunque di un certo insieme di metodi specificato dal programmatore viene chiamato.
 
Un pointcut può contenere informazioni sui join point che lo compongono, quali ad esempio gli argomenti del metodo chiamato (se il pointcut contiene un join point definito dalla chiamata di un metodo) o lo specifico oggetto cui era diretta la chiamata (sempre che il pointcut contenga un join point consistente nella chiamata di un metodo di un oggetto). Facendo riferimento alla metafora precedente, i pointcut definiscono quando gli spettatori salgono sul palcoscenico, ossia il momento in cui gli aspetti modificano il normale flusso del programma.
 
===Advice===
Gli advice sono degli insiemi di istruzioni che vengono eseguite quando un certo pointcut diventa valido. è importante notare che un advice può contenere esso stesso la definizione del pointcut che lo attiva. Un advice nella sua esecuzione può accedere ad eventuali informazioni sui join point che lo compongono che il pointcut può fornirgli. Sempre con riferimento alla metafora del teatro, gli advice definiscono cosa fanno gli spettatori sul palcoscenico.
 
Gli advice sono degli insiemi di istruzioni che vengono eseguite
quando un certo pointcut diventa valido. è importante notare che un advice può contenere esso stesso la definizione del pointcut che lo attiva. Un advice nella sua esecuzione può accedere ad eventuali
informazioni sui join point che lo compongono che il pointcut può
fornirgli. Sempre con riferimento alla metafora del teatro, gli advice definiscono cosa fanno gli spettatori sul palcoscenico.
 
===Aspect===
Le unità elementari dell' OOP sono gli oggetti, raggruppati in classi; le unità fondamentali dell'AOP sono gli aspetti.
 
Un aspetto normalmente contiene uno o più pointcut e uno o più advice, oltre a metodi e attributi, come le normali classi. Un aspetto modella una certa 'problematica trasversale' (cioè comune a più oggetti) del problema da risolvere; per esempio, poniamo di dover effettuare uno stesso controllo sui valori di input su più metodi appartenenti a classi differenti. Supponendo che tali oggetti non siano legati tra loro da relazioni di ereditarietà, nell'OOP si dovrebbe implementare tale controllo in ogni classe; nell'AOP è invece sufficiente implementare un unico aspetto che abbia un pointcut definito come un OR logico tra un insieme di join point che corrispondono all' esecuzione dei metodi che ci interessano, che contenga al suo interno un advice che restituisca un errore se gli argomenti del metodo eccedono i valori prefissati.
Le unità elementari dell' OOP sono gli oggetti, raggruppati in classi; le unità fondamentali dell'AOP sono gli aspetti.
 
Un aspetto normalmente contiene uno o più pointcut e uno o più advice, oltre a metodi e attributi, come le normali classi. Un aspetto modella una certa 'problematica trasversale' (cioè comune a più oggetti) del problema da risolvere; per esempio, poniamo di dover effettuare uno stesso controllo sui valori di input su più metodi appartenenti a classi differenti. Supponendo che tali oggetti non siano legati tra loro da relazioni di ereditarietà, nell'OOP si dovrebbe implementare tale controllo in ogni classe; nell'AOP è invece sufficiente implementare un unico aspetto che abbia un pointcut definito come un OR logico tra un insieme di join point che corrispondono all' esecuzione dei metodi che ci interessano, che contenga al suo interno un advice che restituisca un errore se gli argomenti del metodo eccedono i valori prefissati.
 
===AspectJ in dettaglio===
 
====Join points====
 
Un join point può essere, ad esempio, la chiamata di un metodo; in AspectJ, un join point che viene attivato dalla chiamata del metodo void faiqualcosa(int a), si scrive come:
 
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definisce invece un insieme di join point corrispondenti alla chiamata dei metodi di nome doSomething che siano stati dichiarati come pubblici, che differiscono tra loro per il numero e il tipo degli argomenti; inoltre, i suddetti metodi sono diversi anche per il tipo di dato che ritornano, che può anche essere nullo (esempio: void doSomething(..) ).<br />
Un altro esempio di espressione che codifica una proprietà definente un insieme di join point è il seguente :
 
call(void A.*(..))
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====''Pointcut''====
Un pointcut è un join point, oppure una intersezione o una unione tra join point , o più informalmente, una certa situazione che si viene a creare durante l'esecuzione del programma . Un pointcut nella sua definizione comprende uno o più join point : un semplice esempio di pointcut definito a partire da un unico join point è il seguente :
 
Un pointcut è un join point, oppure una intersezione o una unione tra join point , o più informalmente, una certa situazione che si viene a creare durante l'esecuzione del programma . Un pointcut nella sua definizione comprende uno o più join point : un semplice esempio di pointcut definito a partire da un unico join point è il seguente :
 
pointcut pc() : call(void doSomething(int))
 
I pointcut possono inoltre rendere accessibili al codice presente negli advice che vi fanno riferimento alcuni dati presi dai join point che fanno parte della loro definizione : per esempio ,
 
pointcut pc(int i): call (void doSomething(int)) && args(i)
 
mette a disposizione dell'advice una variabile int i che sarà inizializzata al valore del parametro intero passato al metodo void doSomething(int n). Vale la pena notare che il pointcut definito qui sopra è formalmente una intersezione, ossia un and logico tra due insiemi di join point definiti dalle due espressioni call (void doSomething(int)) e args( int i): quest'ultima espressione indica tutti i join point che accettano come input un unico parametro di tipo int . Facendo riferimento a pointcut che nelle loro definizioni hanno, tra gli altri, anche dei join point di tipo call , è possibile che essi indichino all' advice l'oggetto che effettua la chiamata e quello che la riceve. Prendiamo ad esempio il pointcut wait, così definito :
mette a disposizione dell'advice una variabile int i che sarà inizializzata al valore del parametro intero passato al metodo
void doSomething(int n). Vale la pena notare che il pointcut definito qui sopra è formalmente una intersezione, ossia un and logico tra due insiemi di join point definiti dalle due espressioni call (void doSomething(int)) e args( int i) : quest' ultima espressione indica tutti
i join point che accettano come input un unico parametro di tipo int . Facendo riferimento a pointcut che nelle loro definizioni hanno, tra gli altri, anche dei join point di tipo call , è possibile che essi indichino all' advice l'oggetto che effettua la chiamata e quello che la riceve. Prendiamo ad esempio il pointcut wait, così definito :
 
pointcut wait(A1 ac, B2 bd) : call(void wait()) && this(ac) && target(bd)
 
esso corrisponde a un oggetto appartenente alla classe A1 che, nel suo codice, effettui una chiamata di un metodo void wait() di un oggetto appartenente alla classe B2 ; detto oggetto viene identificato con bd ; ac, invece, si riferisce all'oggetto che effettua la chiamata . <br />
è E' anche possibile definire un pointcut come un 'unione di due join point : tale poincut diventerà 'valido' quando l'esecuzione del programma raggiungera'raggiungerà uno qualsiasi (nella definizione si usa l'OR logico) dei join point specificati. Ad esempio:
l' OR logico) dei join point specificati . Ad esempio :
 
pointcut pt() : call(void calcola()) || execution(int moltiplica(int,int))
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Tale pointcut coincide sia con la chiamata del metodo void calcola(), sia con l'esecuzione del corpo del metodo int moltiplica(int a, int b)
 
è anche possibile usare la negazione nella definizione di un pointcut :
 
pointcut wait2(A1 ac, B2 bd) : call(void wait()) && !this(ac) && target(bd)
 
questo pointcut verrà attivato da una chiamata del metodo B2.wait(), purché la suddetta chiamata non sia effettuata da parte di un oggetto appartenente alla classe A1 .
 
In generale, un pointcut genera dei join point. Basti pensare che nel corpo di un qualsiasi metodo , si può verificare la creazione di un oggetto, la chiamata di un altro metodo, la gestione di un'eccezione. Idem dicasi per la gestione di un'eccezione , o per la creazione di un oggetto . In aspectj esistono pertanto delle apposite parole chiave per raggruppare i join point in insiemi in base al pointcut che li ha creati .
esseEsse sono : cflow e cflowbelow .
perPer mostrare la differenza tra i due, prendiamo ad esempio il seguente frammento di codice :
 
pointcut ct() : call(void sum()) ;
pointcut fl() : cflow(ct) ;
 
il pointucut fl individua l'insieme di join point generati nell'esecuzione del metodo void sum, oltre al join point generato dalla chiamata del metodo sum() . ilIl pointcut fl, inteso come insieme di join point, contiene cioè al suo interno il poincut ct . Invece, se definiamo il pointcut fl2 come :
 
pointcut fl2() : cflowbelow(ct) ;
 
questo pointcut fl2 corrisponderà all'insieme dei join point generati nell'esecuzione di void sum, ma non al join point generato dalla chiamata di void sum. il pointcut fl2 non contiene al suo interno il pointcut ct. cflow e cflowbelow sono due parole chiave usate frequentemente per definire pointcut che sono intersezioni di altri pointcut, ossia pointcut che usano nella loro definizione l'AND logico.
adAd esempio :
ma non al join point generato dalla chiamata di void sum . il pointcut fl2 non contiene al suo interno il pointcut ct . cflow e cflowbelow sono due parole chiave usate frequentemente per definire pointcut che sono intersezioni di altri pointcut, ossia pointcut che usano nella loro definizione l'AND logico .
ad esempio :
 
pointcut restart() : cflowbelow(execution(void wait()))) && call(void resume(int)) ;
 
In questo caso, dall' insieme dei join point generati da void wait() vengono selezionati solo quelli generati da void resume() ; in pratica, questo pointcut diventerà valido solo quando void resume() verrà chiamato dall'interno del metodo void wait() oppure verra'verrà chiamato dall' interno di un altro join point che è stato generato, direttamente o indirettamente, dall' esecuzione di void wait(). Altre due parole chiave usate di frequente nella definizione dei pointcut sono within e withincode.
Con within (nomeClasse) si indica l'insieme dei join point corrispondenti all' esecuzione di codice che sia , a livello di sorgenti, parte della classe nomeClasse . Ad esempio:
 
pointcut pi() : within(java.sql.*);
 
denota l'insimeinsieme dei join point generati dal codice che è parte del package java.sql ; anologamenteanalogamente, wthincode denota l'insieme dei join point generati da codice che è parte di un certo metodo o di un certo costruttore . èE' quindi possibile definire un altro pointcut pi2 come
 
pointcut pi2() : withincode(void insert(Object o));
 
====Advice====
Gli advice sono degli insiemi di istruzioni che vengono eseguiti prima, dopo oppure al posto di alcuni pointcut. In questo testo vengono trattati i primi due casi, visto che la semantica del terzo (advice di tipo 'around' ) è ancora in corso di definizione. Gli advice che vengono eseguiti prima che un pointcut diventi valido sono definiti dalla parola chiave before : prendiamo ad esempio il seguente codice :
 
Gli advice sono degli insiemi di istruzioni che vengono eseguiti prima, dopo oppure al posto di alcuni pointcut. In questo testo vengono trattati i primi due casi, visto che la semantica del terzo (advice di tipo 'around' ) è ancora in corso di definizione. Gli advice che vengono eseguiti prima che un pointcut diventi valido sono definiti dalla parola chiave before : prendiamo ad esempio il seguente codice :
 
 
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questo frammento di codice fa sì che prima dell' esecuzione di un metodo di tipo void e di nome faiQualcosa sia stampato a video '''ciao'''.
faiQualcosa sia stampato a video
'''ciao''' .
Un advice può anche essere eseguito dopo un certo pointcut :
 
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}
 
l' effetto di questo advice è di far stampare come messaggio a video, prima che il metodo termini, la parola '''arrivederci''' .
Un advice può definire esso stesso il pointcut da cui dipende ; in altre parole, la seguente sintassi in aspectj è corretta :
 
after(): execution (void faQualcosa(..)) {tem.out.println(
}
 
e tale codice è equivalente a quello definito precedentemente .
Il codice di un advice hanno inoltre accesso alle variabili che il pointcut mette a loro disposizione ; con riferimento al pointcut wait definito in precedenza come
 
pointcut wait(A1 ac, B2 bd) : call(void wait()) && this(ac) && target(bd)
 
si può scrivere il seguente advice :
 
before (A1 ac , B2 bd ) : wait(ac,bd) {
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}
 
Bisogna ricordare che in java un metodo può terminare regolarmente oppure lanciando un'eccezione : aspectj permette di distinguere questi due casi .
Si veda il seguente codice :
 
after() returning punto1() : { System.out.println("tutto regolare");
}
 
questo advice verrà eseguito solo se l'esecuzione è terminata regolarmente
 
after() throwing: punto1() {System.out.println("è stata creata un'eccezione");
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}
 
analogamente, nel caso di un advice del tipo after(..) throwing è possibile avere a disposizione nel corpo dell'advice l'eccezione che il metodo ha lanciato. Ad esempio , è possibile scrivere:
 
after (Exception e ) throwing : call(int moltiplica(int,int)) {
Riga 203 ⟶ 186:
 
====Aspetti====
Un aspetto modella una problematica trasversale dell' applicazione. Può contenere al suo interno definizioni di pointcut, advice, attributi e metodi, implementare un'interfaccia od estendere una classe; il viceversa ovviamente non vale.
 
Un aspetto modella una problematica trasversale dell' applicazione. Può contenere al suo interno definizioni di pointcut, advice, attributi e metodi, implementare un'interfaccia od estendere una classe; il viceversa ovviamente non vale.
Esistono aspetti astratti e aspetti concreti, esattamente così come esistono classi astratte e classi concrete; però, a differenza dell'OOP, nell'AOP un aspetto concreto non può estendere un altro aspetto concreto, ma solo un aspetto astratto.
Un esempio è il seguente :
 
<pre>
Riga 263 ⟶ 245:
 
 
alla riga 2 c'è la dichiazionedichiarazione dell'aspetto. Gli aspetti possono essere privati o pubblici, esattamente come le classi, ma possono anche essere privilegiati ('privileged') oppure no: un normale aspetto rispetta il principio dell'information hiding, mentre uno privilegiato no. In parole povere, solo gli aspetti dichiarati come 'privileged' hanno la visibilità degli attributi e dei metodi privati di una classe, e di conseguenza solo gli aspetti privilegiati possono contenere al loro interno dei pointcut che nella loro definizione facciano riferimento a join point corrispondenti, per esempio, al get o al set di un attributo privato dell' oggetto o all'esecuzione di un metodo privato. L'aspetto in esame alla riga 2 viene dichiarato come un aspetto pubblico privilegiato.
 
Un aspetto, esattamente come qualsiasi altro oggetto, può avere uno o più costruttori: in questo caso, il costruttore è implementato nelle righe dalla 5 alla 9.
in questo caso, il costruttore è implementato nelle righe dalla 5 alla 9.
 
Nella riga 10 e 13 troviamo la definizione di due semplici pointcut, definiti tramite dei join point di tipo execution. Alla riga 16 e alla riga 18 ci sono due advice che vengono eseguiti, rispettivamente, prima e dopo il pointcut definito alla riga 10; nell'aspetto ci sono anche due advice (righe 29 e 31) che vengono eseguiti l'uno prima e l'altro dopo il pointcut definito alla riga 13. Come accade nelle classi, tutti questi advice hanno accesso alle variabili private dell'aspetto (definite nelle righe dalla 2 alla 15).
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aspect nomeaspetto perthis(wait(A1 ac, B2 bd)) { }
 
tale istruzione assicura che, a ogni oggetto ac in esecuzione che generi un pointcut wait, sia associato un aspetto. Per far sì che a ogni oggetto di un certo tipo, poniamo TiPo, sia associato un aspetto, bisognerebbe scrivere:
sia associato un aspetto. Per far sì che a ogni oggetto di un certo tipo, poniamo TiPo,
sia associato un aspetto, bisognerebbe scrivere:
 
aspect nomeaspetto perthis(this(TiPo)) { }
Riga 309 ⟶ 288:
 
====''Inter-Type declarations''====
In aspectj un aspetto può alterare la struttura stessa degli oggetti aggiunngendoaggiungendo ad essi metodi, attributi e costruttori oltre a quelli che già possiede. Bisogna però fare attenzione a non creare conflitti: i metodi, i costruttori e gli attributi che un aspetto aggiunge ad un oggetto non devono sovrapporsi a metodi, costruttori e attributi che l'oggetto già ha. In parole povere, un aspetto può aggiungere dei metodi, degli attributi o dei costruttori, purché non siano già definiti dall'oggetto stesso.
In aspectj un aspetto può alterare la struttura stessa degli oggetti aggiunngendo ad essi metodi, attributi e costruttori oltre a quelli che già possiede. Bisogna però fare attenzione a non creare conflitti: i metodi, i costruttori e gli attributi che un aspetto aggiunge ad un oggetto non devono sovrapporsi a metodi, costruttori e attributi che l'oggetto già ha. In parole povere, un aspetto può aggiungere dei metodi, degli attributi o dei costruttori, purché non siano già definiti dall'oggetto stesso.
 
La sintassi delle inter-type declarations è molto semplice: la dichiarazione
public int Game.time;
aggiunge un attributo di tipo intero e di nome 'timètime' alla classe Game, mentre
private String Ship.name;
aggiunge un attributo di tipo stringa name alla classe Ship. È importante notare che questo attributo è stato dichiarato come privato dall'aspetto, e quindi questo attributo sarà visibile solo dai metodi e dagli advice dell'aspetto, ma non dai metodi della classe Ship.
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}
 
Questa istruzione aggiunge alla classe Game un metodo score() pubblico .è E' anche possibile aggiungere dei costruttori agli oggetti, ad esempio si puèpuò scrivere
 
public Game.new(String s ) {
Riga 332 ⟶ 310:
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.eclipse.org/aspectj/ Home page progetto AspectJ]
 
[[categoria:Linguaggi di programmazione]]