Arte romantica: differenze tra le versioni

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La stagione romantica, preludio all'[[Arte moderna]] propriamente detta, si configura per dei tratti essenziali che connotano, più in generale, tutta la corrente del [[romanticismo]]:
* ''Rapporto [[uomo]]-[[natura]]'': la natura viene letta in chiave romantica come l'espressione del divino in terra, l'immanenza dell'assoluto nel mondo sensibile, di cui l'uomo non è che una caduca manifestazione. La natura con la sua [[bellezza]] fa scaturire nell'uomo sentimenti contrastanti in grado di terrorizzarlo quanto di rasserenarlo. Il [[catastrofe|catastrofismo]], in particolare, suscita nell'animo umano un senso di inquietudine misto a orrore, ma là dove l'uomo riesca a cogliere in tutto ciò una qualsivoglia forma di bellezza, si realizza il concetto di ''[[sublime]]'', così come teorizzò [[Edmund Burke]].
* ''Ritorno al [[medioevo|passato mediavalemedievale]]'': si traduce in un vero e proprio ''tuffo nella fede'', con opere che esprimono il bisogno di riconciliare l'uomo con Dio, un rapporto che è possibile ricucire in virtù di una ritrovata spiritualità. Si riprende il concetto di ''[[vanitas]]'', così com'era percepito dal [[Masaccio]] e da altri artisti del primo [[Arte del Rinascimento|Rinascimento]], ossia l'ineluttabilità della [[morte]]. In pittura si è fatto largo uso di ''[[ruderismo]]'' per esprimere al meglio l'impossibilità dell'uomo e, più in generale, di tutte le opere umane, di fuggire alla decadenza. L'assenza di una netta prevalenza di uno stile rispetto a quello passato significò in architettura la compresenza nello stesso edificio di due generi a volte antitetici: si parla quindi di [[Eclettismo (arte)|eclettismo storicistico]].
* ''Aspirazione all'assoluto e all'infinito'': l'idea che lo spirito assoluto sia il modo con cui diviene la realtà è un'istanza propria dell'[[idealismo]] e traccia un filo comune a tutti i caratteri dell'arte romantica. L'uomo è una tappa necessaria dello spirito che se ne serve per perfezionarsi: l'essere umano vive in funzione di un infinito processo di automiglioramento dello spirito che immane alla realtà, una perenne tensione verso la perfezione (''[[titanismo]]'').
* ''Senso di libertà e nazione'': il [[nazionalismo]] così come veniva interpretato agli inizi dell'[[Ottocento]] ha poco a che fare con la sua degenerazione di fine secolo. Alla base dell'idea di nazione stava il [[principio di autodeterminazione dei popoli]], per cui una comunità di individui unita nei costumi, [[tradizione|tradizioni]] e [[religione]] definiva la nazione. La pittura romantica fu in alcuni casi particolarmente legata a fatti di cronaca recente in cui erano riportati questo tipo di episodi. Il contesto storico, più che negli altri casi, giocò un ruolo fondamentale: il [[Congresso di Vienna]] aveva cancellato tutte le conquiste della [[Rivoluzione francese]] e aveva ristabilito un ordine anacronistico rispetto alla mentalità dell'epoca.