Giuseppe Garibaldi: differenze tra le versioni
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=== Attraversamento dello Stretto ===
Conclusa la conquista della [[Sicilia]], Garibaldi attraversò lo [[Stretto di Messina]] e all'alba del [[21 agosto]] [[1860]] entrò a [[Reggio Calabria]] dove, con la celebre ''"Battaglia di Piazza Duomo"'', conquistò la città
{{quote|Un piede è posto al fin sulle ridenti sponde di Reggio e di novella gloria ornar la fronte gli argonauti invano spesseggian folti incrociatori e invano oste nemica numerosa, il dito di Dio conduce la tirannicida falange e oste e baluardi e troni son rovesciati nella polvee e riede sulle ruine del delitto il santo dell'uom diritto e libertade, e il cielo alla redente umanità sorride.|}}
Dopo di che "sotto il naso" della flotta napoletana marciò verso nord. L'avanzata di Garibaldi incontrò a questo punto più festeggiamenti che resistenze e, il [[7 settembre]], nella città capitale di [[Napoli]].
Tuttavia, Garibaldi non aveva mai sconfitto il re dei [[Borboni]], [[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II]]. La gran parte dell'esercito siciliano era rimasta leale e si era raccolta a nord del fiume [[Volturno]]. Benché per allora Garibaldi contava circa 25.000 volontari, non poteva contrastarlo. Una battaglia importante si combatté sul [[Volturno]] dall'1 al [[2 ottobre]], in cui Garibaldi respinse l'esercito del re, ma [[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II]] si ritirò solo dopo l'arrivo dell'esercito piemontese agli ordini di [[Vittorio Emanuele II|Vittorio Emanuele]].
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