Gene Sharp: differenze tra le versioni

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Tre i suoi testi tradotti in italiano: ''Politica dell'Azione Nonviolenta'', ''Verso un'Europa inconquistabile'' (nel quale sosteneva la possibilità di una resistenza popolare basata su gruppi di [[azione nonviolenta]] e di [[disobbedienza civile]]) e ''La via della non-violenza''<ref>[http://www.aeinstein.org/organizations6966.html in Italian]</ref>.
 
Particolarmente diffuso, grazie all'aspetto pratico ed interdisciplinare, anche il manuale in 198 punti sui metodi dell'azione non violenta<ref> [http://aeinstein.org/organizations98ce.html Albert Einstein Institution - Publications - 005 From Dictatorship to Democracy<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Dibattito sul suo pensiero ==
L'entità del contributo dato dal pensiero di Gene Sharp e dell'Einstein Institute nelle [[Rivoluzioni colorate]] è stato al centro di polemiche.
 
Secondo alcuni giornalisti e commentatori, l'Einstein Institute avrebbe avuto un ruolo attivo (anche di addestramento) nelle insurrezioni e sarebbe stato parte di un progetto più ampio di espansione della sfera di influenza occidentale, ed in particolare statunitense, negli stati post-comunisti.<ref>[http://www.voltairenet.org/article30032.html The Albert Einstein Institution: non-violence according to the CIA [Voltaire Network&#93;<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref> http://onlinejournal.com/artman/publish/article_308.shtml</ref>
 
Gene Sharp, rispondendo ad alcune di queste critiche, ha invece affermato come la sua opera sia funzionale alla creazione ed analisi di un insieme di tattiche, cioè di un semplice strumento.