Kernel: differenze tra le versioni

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I kernel monolitici tendono ad essere più semplici da progettare correttamente, e possono quindi evolversi più rapidamente di un sistema basato su microkernel. Ci sono storie di successi in entrambi gli schieramenti. I microkernel sono spesso usati in [[sistemi embedded]] in applicazioni [[mission critical]] di automazione robotica o di medicina, a causa del fatto che i componenti del sistema risiedono in aree di memoria separate, private e protette. Ciò non è possibile con i kernel monolitici, nemmeno con i moderni moduli caricabili.
 
A parte il kernel [[Kernel Mach|Mach]], che è il più noto microkernel di uso generico, molti altri microkernel sono stati sviluppati con scopi specifici. [[L3]] in particolare è stato creato per dimostrare che i microkernel non sono necessariamente lenti. La famiglia di microkernel [[L4]], successori di L3, dispongono di una implementazione chiamata [[Fiasco]] in grado di eseguire il [[Kernel Linux]] accanto agli altri processi di L4 in spazi di indirizzamento separati.
 
[[QNX]] è un sistema operativo presente sulle scene dai primi anni '80 e dispone di una implementazione a microkernel davvero minimalista. Questo sistema ha avuto molto più successo di Mach nel raggiungere gli obiettivi del paradigma a microkernel. È usato in situazioni in cui al software non è concesso di sbagliare, ad esempio nei bracci robotici dello [[space shuttle]] o in macchine che lavorano il vetro dove un errore anche piccolo può costare centinaia di migliaia di Euro.