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|Descrizione_colori=
|Marcia= "Inno del 52°Reggimento"
|Battaglie= Prima guerra mondiale, Italia, 1916-1917-1918; Seconda guerra mondiale, Italia, Russia, 1941-1942-1943; Missioni di pace, Operazione SFOR Bosnia 2003-2004
|Anniversari= 1° luglio data della costituzione del reggimento
|Decorazioni= 1 [[Medaglia d'Oro al Valor Militare]], 1 [[Medaglia di Bronzo al Valor Militare]]
|Onori_di_battaglia= X e XI Battaglia dell'Isonzo - Belpoggio - Vittorio Veneto 1916-1918;
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Nell’inverno del 1942, il 52° reggimento subisce la grande offensiva russa sul fiume Don. In questa lotta disperata, nel tristemente famoso “vallone della morte” o “Alcazar degli Italiani” di ARBUSOW, trova eroica morte il Comandante del Reggimento Colonnello Ulisse ROSATI che perisce, colpito dal fuoco dei mortai e dei lanciarazzi nemici, insieme alla Bandiera del reggimento.
Dopo una tragica ritirata, combattendo a fianco dei fanti della Divisione, il 31 maggio del 1943, un centinaio di artiglieri rientrano in Gorizia, unici superstiti dei duemilatrecento partiti per la Russia.
Per tali fatti la Bandiera del 52° Reggimento fu decorata della Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Ricostituito nel 1947 A seguito di nuovi provvedimenti ordinativi, dal 1° gennaio 2002 al 31 dicembre 2004 passa alle dipendenze della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” e, dal 1° gennaio 2005, passa alle dipendenze della Brigata di Artiglieria Terrestre.
Dal 1° ottobre 2010 il Reggimento è posto alle dipendenze del Comando Artiglieria.
== Onorificenze ==
[[File:Bandiera 52° rgt.a.jpg|80px|
La Bandiera di Guerra del 52° Reggimento Artiglieria è decorata di una [[Medaglia d'oro al valor militare]] e una [[Medaglia di bronzo al valor militare]].
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|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza = Valor militare
[[File:Decreto MOVM 52.jpg|80px|
|motivazione = Già decorato di medaglia di bronzo per le azioni compiute sul fronte orientale durante il primo anno di campagna di Russia, sfolgorava vittorioso nella rapida avanzata dal Bulawin al Don nel luglio 1942. Dalle salde posizioni raggiunte sul Don il 52° Reggimento Artiglieria portava più volte le sue batterie a sostenere anche altri settori, concorrendo efficacemente a rafforzare anche reparti alleati. Sopraggiunto il duro inverno russo e con esso una poderosa offensiva del nemico a largo raggio, il 52° Reggimento Artiglieria, gareggiando in disciplina e valore con gli altri reparti della Divisione, battendo continuamente il nemico in una prima azione di ripiegamento, portava in salvo i suoi mezzi nonostante la scarsezza della sua scorta di carburante. Avendo dovuto cedere tutta la benzina rimasta ai carri armati alleati che scortavano la Divisione, trasforma tutti i suoi artiglieri in fanti, dopo aver sacrificato ad uno ad uno i suoi pezzi non senza prima averli resi inefficienti. Assediato una prima volta in una zona fortemente battuta, lanciava i superstiti all’assalto alla baionetta, riuscendo a rompere il cerchio. Dopo lunghissima marcia durata oltre 36 ore a digiuno, fra i mortali tormenti di una bassissima temperatura, gli artiglieri superstiti, combattendo sempre come fanti tra i fanti, raggiungevano un altro più arretrato caposaldo entro cui, nuovamente accerchiati, tenevano fronte al nemico per ben ventiquattro giorni. Rotto infine anche questo secondo accerchiamento, i resti del Reggimento, ridotti appena al 10% degli effettivi, riuscivano con altra epica marcia a ricongiungersi coi resti della propria Armata.
Il glorioso Stendardo, colpito più volte col proprio Colonnello comandante dal fuoco delle artiglierie e mortai nemici, bruciava entro l’autovettura frantumata, sparendo così nella mischia come il simbolo di un mitico eroe trasumanato dal fuoco.
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|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza = Valor militare
[[File:Decreto MBVM 52.jpg|80px|
|motivazione = nel corso delle successive battaglie offensive e poi nella protezione delle proprie fanterie divisionali schierate su importanti posizioni difensive, assumendo il rischio delle linee più avanzate e amalgamando all'ardimento dei battaglioni il valore dei propri gruppi, ha opposto alla rabbiosa pervicacia di nemico agguerrito e soverchiante la fermezza d'animo e l'abilità dei capi e gregari, ai suoi sacrifici dappertutto è stato premio il successo.
|luogo = Fronte Russo: agosto [[1941]] - maggio [[1942]]}}
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* Tenente Colonnello [[Nicola RUSSO]],'''[[medaglia d'oro al valor militare]]''' con la seguente motivazione: «''Comandante di gruppo di artiglieria particolarmente impegnato ed esposto, con l’esempio e l’ascendente personale fece della propria unità un forte ed agguerrito strumento di lotta che, anche nel logorio di un lungo, estenuante ripiegamento, conservò, per suo merito e nonostante quotidiane sanguinose perdite, intatta la coesione disciplinare e la capacità operativa. Catturato e sottoposto, per la fierezza del carattere e l’inflessibile attaccamento al dovere ed all’onore militare, a inenarrabili patimenti e privazioni, per oltre undici anni di prigionia seppe opporre alle più allettanti lusinghe ed alle più crudeli minacce e sevizie la dirittura del contegno, la cosciente indifferenza al sacrificio dalla vita, la completa dedizione di tutto se stesso alla Patria lontana ed alle sue istituzioni. Col suo fiero contegno fu per i compagni di prigionia simbolo delle più elette virtù di uomo e di soldato e per gli stessi nemici esempio di incorruttibile rettitudine e di fulgido valore. – Russia, 1942 – 1954''».
== Cronotassi dei Comandanti ==
52° Reggimento artiglieria da campagna (Padova 1916-1918)
# [[1916]] - [[1918]] - Colonnello [[Gaetano BERETTA]]
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