Cisterna di Latina: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ayers (discussione | contributi)
Ayers (discussione | contributi)
Riga 155:
In seguito, per arginare il caos edilizio, fu avviata la costruzione di un nuovo quartiere, lungo Via Primo Maggio, a est di Piazza XIX Marzo. Il nuovo quartiere sorse in condizioni disagiate e ad alta densità abitativa, tanto che i cisternesi lo ribattezzarono "[[Scianghai]]" come l'omonima città cinese, allora fra le più popolate al mondo.
 
A partire dagli [[Anni 1970|anni settanta]], Cisterna conobbe un forte [[sviluppo economico]] e [[demografia|demografico]], dovuto prevalentemente all'insediamento della città nell'area tutelata dalla [[Cassa del Mezzogiorno]] che favorì la trasformazione della città in centro industriale e attirò un notevole flusso di [[popolazione]] da tutte le [[regioni d'Italia|regioni]] d'[[Italia]].
[[File:San_valentino_case_popolari.jpg|thumb|left|250px|I primi complessi residenziali di San Valentino sorti negli anni '70 per compensare lo sviluppo demografico della città]]
La sua popolazione passò dalle 7.000 unità degli [[Anni 1940|anni quaranta]] a 20.000 negli [[anni 1970|anni settanta]] e ai 30.000 degli [[Anni 1980|anni ottanta]]. Un boom enorme, come tra l'altro si verificò anche nei [[Comuni limitrofi]] dell'Agro.
 
Negli [[anni 1990|anni novanta]], la città ha risentito della crisi [[industria]]le che ha investito l'area dell'[[Agro pontino]], dovuto soprattutto alla chiusura degli [[industria|stabilimenti industriali]] del [[territorio]], a causa dell'abolizione della [[Cassa del Mezzogiorno]] e dei [[fisco|privilegi fiscali]] che ne derivavano. La chiusura dello [[stabilimento]] [[Goodyear]], uno dei più grandi in città, nonostante il buon funzionamento dell'industria, provocò durissimi [[sciopero|scioperi]] ma nonostante tutto la [[multinazionale]] [[Stati Uniti d'America|americana]] decise di chiudere, licenziando ben cinquecento persone. Successive indagini della [[magistratura (diritto)|magistratura]], hanno rivelato che lo stabilimento non rispettava le [[legge|leggi]] in materia [[ambiente naturale|ambientale]] e ha rivelato una massiccia presenza di [[amianto]] sul sito. Inoltre i dirigenti dell'azienda sono stati condannati in primo grado, perché le scarse condizioni di sicurezza all'interno della fabbrica, avrebbero causato la morte, per [[Cancro (malattia)|cancro]], di dieci operai.