Fusione nucleare fredda: differenze tra le versioni

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La commissione così conclude la sua relazione:
:...''Mentre dall'ultima indagine del 1989 ad oggi vi è stato un progresso significativo nella qualità dei calorimetri, le conclusioni raggiunte oggi dai recensori risultano simili a quelle riscontrate nell'indagine del 1989<ref name=CF_Final_120104autogenerato1>. Un commento sulla risposta della commissione da parte di Edmund Storms, nel quale pone l'accento al fatto che la commissione, anche se non ha rigettato le possibilità di studio delle reazioni nucleari a bassa energia (LENR), comunque non si è chiaramente espressa sulla loro effettiva esistenza.</ref><ref>Vittorio Violante, ricercatore europeo che ha partecipato alla presentazione verbale con i membri della commissione del DoE, nella intervista: "''[http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2col.php?page=eneaperdettagliofigli&id=78 Che fine ha fatto la Fusione Fredda]''" alla domanda: ''Insomma un ripensamento, nel quale il DOE ha ammesso lo sbaglio del passato?'', così interpreta le conclusioni della commissione:<BR />''..Non proprio, piuttosto l'approvazione di un processo di revisione. Ossia la presa d'atto che la situazione è oggi diversa da quella iniziale del 1989, e che il lavoro fatto nei quindici anni successivi dai vari laboratori di ricerca, come quello dell'ENEA, ha cambiato i termini della questione.''</ref>''
 
==== La ''Energy Efficiency and Renewable Energy'' secondo il Doe ====
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=== 1994-2011: la fusione fredda Nichel-Idrogeno (Ni-H) ===
[[File:Piantelli Focardi schema reattore 01 it.jpg|thumb|300px|right|Schema del reattore nichel-idrogeno ideato da Piantelli e Focardi per la misura dell'eventuale calore in eccesso<ref name=Piantelli-Focardi-ProdEnerNiH400C>Focardi, F. Piantelli. "''[http://www.tecnosophia.org/documenti/Articoli/SessioneI/Focardi.pdf Produzione di energia e reazioni nucleari in sistemi Ni-H a 400 C]''". [[Università di Bologna]], [http://www.christinasponza.it/christinasponza.it/speciale_nucleare/notizie_articoli/2005_04_18-19_convegno_bologna/2005_04_18-19_convegno_bologna.htm Conferenza nazionale sulla politica energetica in Italia], Bologna (18-19 aprile 2005).</ref>]]
Nel [[1989]] il biofisico Francesco Piantelli, dell'[[Università degli Studi di Siena]], mentre stava effettuando studi su campioni di materiale organico<ref>[[Gangliosidi]]) posti in atmosfera d'idrogeno e su di un supporto di nichel</ref>, si accorse della presenza di un'anomala produzione di [[calore]]<ref name=Piantelli-Focardi-Corriere-19940220>Foresta Martin Franco. "''[http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/20/fusione_fredda_alla_senese_accende_co_0_94022011712.shtml La fusione fredda alla senese accende di nuovo la speranza]''". Corriere della Sera (19 febbraio 1994)</ref>. Comunicò il fenomeno da lui osservato a [[Sergio Focardi]], fisico dell'[[Università di Bologna]], e i due decisero di creare un gruppo di lavoro cui si aggiunse Roberto Habel, membro dell'[[INFN]] presso l'[[Università di Cagliari]],<ref>[http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=759 Istituto Bruno Leoni - Lettera aperta al Presidente Berlusconi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.magna-carta.it/content/difendiamo-luniversit%C3%A0-dalla-demagogia Difendiamo l'Università dalla demagogia | Fondazione Magna Carta<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://guide.supereva.it/alleanza_nazionale/interventi/2005/01/194597.shtml Nucleare: Fisici Ricci E Habel, Impianti Sono Sicuri. Valditara<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> al fine di approfondire la causa di quell'anomalia termica.<ref>Piantelli ha sempre fatto notare che il merito di tale scoperta, è dovuto principalmente alla fortunata coincidenza di aver svolto il suo lavoro di ricerca biofisica sui [[gangliosidi]], proprio durante il periodo di grande dibattito mediatico successivo all'annuncio di Fleischmann e Pons, periodo nel quale il termine ''fusione fredda'' diventa di uso comune e giustifica un più attento studio dei fenomeni anomali di emissione di calore, come quelli da lui riscontrati.</ref>
 
Dopo circa tre anni, gli studi approdarono a significativi risultati permettendo la costruzione di un reattore Nichel-Idrogeno sufficientemente efficiente. Passarono altri due anni di sperimentazioni e finalmente il 20 febbraio [[1994]], in una conferenza stampa presso l'aula magna dell'Università di Siena, venne annunciata la messa a punto di un differente processo di produzione di energia per mezzo di Reazioni Nucleari a Bassa Energia (LENR)<ref>I due principali ricercatori, S. Focardi ([[Università di Bologna]]) e F. Piantelli ([[Università degli Studi di Siena]]), hanno sempre rifiutato di indicare il loro processo con il termine ''Fusione Fredda'', in quanto ritengono che, nel processo da loro studiato, avvengano reazioni di tipo nucleare sconosciute, le quali potrebbero non avere elementi in comune con quelle che si presume essere presenti all'interno delle celle elettrolitiche deuterio-palladio ideate da Fleischmann e Pons.</ref>, profondamente differente da quello fatto da Fleischmann e Pons<ref>Foresta Martin Franco. "''Siena scopre l'energia pulita Fusione fredda all'italiana?''",Corriere Della Sera, Milano, 19 febbraio 1994.<BR />Sottotitolo: ''Francesco Piantelli, Roberto Habel e Sergio Focardi: "Il nostro esperimento è perfettamente controllabile"''<BR />L'articolo inizia con questa frase:<BR />''Si riaccende il sogno dell'energia pulita, illimitata e a buon prezzo. Da un cilindretto d'acciaio lungo appena 10 centimetri e largo 5 scaturiscono tanta energia e calore da tenere accesa per giorni e giorni una lampadina da 50 watt: a prezzi irrisori e con rendimenti che nessun'altra pila conosciuta è in grado di assicurare. È una nuova, grande illusione o la lampada di Aladino del 2000?..''<BR />Già da come inizia l'articolo vi sono diverse inesattezze, ad esempio i ricercatori dichiarano circa 50W di energia emessa, ma i watt sono termici, non elettrici e perciò non utilizzabili per accendere una lampadina se non con una bassissima efficienza, potenza del tutto insufficiente per auto sostenere la reazione di fusione.<BR />L'articolo continua:<BR />''..E se il rettore [[Luigi Berlinguer]] decide di convocare una conferenza oggi alle 12, chiamando a raccolta giornalisti da tutta Italia, deve avere un asso nella manica. Sprizzano gioia ma hanno la bocca cucita, o quasi, i tre ricercatori padri del nuovo marchingegno: sono Francesco Piantelli, Roberto Habel e Sergio Focardi..''<BR />Vi sono anche alcune descrizioni sul fenomeno:<BR />''..Dentro al cilindretto d'acciaio ci sono un gas, l'idrogeno, e una barretta di metallo, il [[nichel]]. Ad una temperatura di circa 180 gradi il nichel si carica di idrogeno e all'interno del metallo succede un fenomeno di cui parleremo meglio in conferenza stampa. Per ora posso dirle solo che ha luogo una reazione che sviluppa un'energia almeno 1.000 volte superiore a quella di una reazione chimica. Una sola piccola cella produce una potenza di 50 watt..''<BR />L'articolo chiude con questa frase del rettore del'Università di Siena [[Luigi Berlinguer]]:<BR />''..E lo stesso Berlinguer, pur raccomandando il massimo della prudenza, commenta soddisfatto: "La ricerca, anche se sostenuta da mezzi poveri, può produrre grandi risultati"..''</ref><ref>S. Focardi, F. Piantelli, S. Veronesi. "''Processi di caricamento del Nichel, di ferromagnetici ed altri metalli''". IV Convegno sullo stato della Fusione fredda in Italia, 24-25 marzo Certosa di Pontignano - Siena (1995)</ref>.
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==== 2011: Catalizzatore di energia di Rossi e Focardi ====
Secondo quanto affermato nel 2011 dal [[Fisica nucleare|fisico nucleare]] dell'[[INFN]] Giuseppe Levi,<ref>[http://www.unibo.it/SitoWebDocente/default.htm?UPN=giuseppe.levi%40unibo.it&TabControl1=TabCV Sito web docente di Giuseppe Levi: Curriculum vitae<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> un fenomeno simile alla fusione fredda Nichel-Idrogeno potrebbe essere alla base del funzionamento dell'apparecchio denominato "Catalizzatore di energia" o ''E-Cat'' presentato a Bologna dall'imprenditore [[Andrea Rossi (imprenditore)|Andrea Rossi]]<ref>[http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/01/14/news/fusione_nucleare_a_freddo_a_bologna_ci_siamo_riusciti-11237521/ Fusione nucleare a freddo "A Bologna ci siamo riusciti" - Bologna - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.radio24.ilsole24ore.com/player/player.php?filename=110406-mrkilowatt.mp3 Radio 24 - Ascolta<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, già noto alle cronache per la vicenda [[Petroldragon]].
Il meccanismo di funzionamento di tale apparecchio, che nei dettagli resi noti appare come identico alla cella utilizzata da Focardi e Piantelli, non è stato tuttavia chiarito completamente: aspetti sostanziali della composizione del combustibile e della struttura interna del cosiddetto catalizzatore vengono tenuti segreti con la motivazione dell'assenza di brevetto e conseguente tutela della proprietà industriale di eventuali applicazioni (è da rilevare tuttavia che, se il brevetto internazionale è ancora in fase di eventuale approvazione<ref>[https://register.epo.org/espacenet/application;jsessionid=540A3872CC4B88F0AD00B0BC9241BCE3.RegisterPlus_prod_1?number=EP08873805&lng=en&tab=doclist]</ref>, un brevetto italiano è già stato rilasciato nell'aprile 2011<ref>[http://www.uibm.gov.it/uibm/dati/Avanzata.aspx?load=info_list_uno&id=1610895&table=Invention&#ancoraSearch Ufficio brevetti e marchi]</ref>).
 
Secondo Antonio Zoccoli, direttore della sezione bolognese dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il calore sprigionantesi dall'apparecchio, quantificato in un fattore di guadagno di potenza di circa 12 volte<ref name=levireport>{{Citation | title = Report on heat production during preliminary tests on the Rossi "Ni-H" reactor | date = 2011-01-14 | work =[[esowatch.com]] | url = http://www.esowatch.com/doc/Levi%2C_Giuseppe_-_Report_on_heat_production_during_preliminary_tests_on_the_Rossi_Ni-H_reactor_%282010-2011%29.004810.pdf}}</ref>, non è giustificabile con una normale reazione chimica; la natura del fenomeno non è tuttavia spiegabile "finché non ci sarà possibile fare tutta quella serie di verifiche necessarie a stabilire di che tipo di reazione si tratti". Di tale fenomeno non sono stati pubblicati i dettagli su riviste scientifiche internazionali.<ref>[http://blog.panorama.it/italia/2011/04/28/fusione-nucleare-a-freddo-i-dubbi-del-fisico-antonio-zoccoli/ Panorama.org] - Fusione nucleare a freddo: i dubbi del fisico Antonio Zoccoli</ref>.
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Successive dimostrazioni si sono tenute il 19 aprile<ref name=Nyteknik_April19_test>{{Cita news |cognome=Lewan |nome=Mats |url=http://www.nyteknik.se/incoming/article3166567.ece/BINARY/Report+test+of+E-cat+19+April+2011.pdf |pubblicazione=Ny Teknik |data=19 aprile 2011}}</ref> e il 28 aprile 2011 a Bologna<ref name=Nyteknik_April28_test>{{Cita news |cognome=Lewan |nome=Mats |url=http://www.nyteknik.se/incoming/article3166569.ece/BINARY/Report+test+of+E-cat+28+April+2011.pdf |pubblicazione=Ny Teknik |data=28 aprile 2011}}</ref> con la partecipazione del giornalista Mats Lewan della rivista svedese [[Ny Teknik]],<ref name="nyteknik.se"/> che per quanto possibile cercò di monitorare i più macroscopici fenomeni che potessero rivelare la sussistenza di una truffa<ref>http://www.nyteknik.se/taggar/?tag=Cold+Fusion [[Ny Teknik]], Artiklar om Cold Fusion.</ref><ref>http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3166552.ece [[Ny Teknik]], ''Ny Teknik tested the energy catalyzer'', 2 May 2011.</ref><ref name=Nyteknik_April_tests>{{Cita news |cognome=Lewan |nome=Mats |url=http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3166552.ece |pubblicazione=Ny Teknik}}</ref>.
 
Le dimostrazioni sono state seguite dal canale televisivo pubblico italiano [[Rai News]], che ha prodotto sui test un servizio televisivo la cui trasmissione è avvenuta il 5 maggio 2011, alle ore 20:35<ref>[http://www.rainews24.it/it/canale-tv.php La diretta di Rainews24<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>http://www.rainews24.rai.it/it/canale-tv.php?id=23074 A questo indirizzo si può vedere il reportage di [[Rai News]] sul Catalizzatore di Energia</ref>. Un ulteriore test si è svolto il 6 ottobre 2011, con modalità simili ai precedenti<ref>[http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?articolo=ecat-fusione-fedda-bologna-andrea-rossi Fusione fredda: un nuovo esperimento accende la speranza]</ref><ref>[http://www.focus.it/andrea-rossi-parla-dell-ecat-e-del-test-di-bologna-del-6-ottobre-975_C12.aspx Intervista a Rossi] su Focus</ref>.
 
Al 2011, le condizioni non totalmente controllate in cui si sono svolti i test, e la loro breve durata, non hanno permesso alcuna conclusione sul processo di produzione di energia. Anche se tali test sono stati presentati come proseguimento degli esperimenti di Focardi e Piantelli, utilizzando un procedimento apparentemente identico, non si ha quindi certezza che la reazione sperimentata sia assimilabile ai fenomeni cosiddetti di "fusione fredda". In un articolo del luglio del [[2011]] Steven B. Krivit, ''editor-in-chief'' della ''Nuclear Energy Enciclopedia'' (Wiley 2011), riassumendo l'intera vicenda e verificando le varie dichiarazione rese nel tempo nota diverse incongruenze e pone il dubbio che si possa trattare di una [[Bufala (burla)|bufala]].<ref>[http://newenergytimes.com/v2/news/2011/37/3705report3.shtml Report #3: Scientific Analysis of Rossi, Focardi and Levi Claims]</ref>