Alpago: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 67:
===Il periodo romano===
Ai primordi della Roma imperiale (44a.c.), sotto [[Ottaviano Augusto]], l'Alpago era compreso in quella decima regione d'Italia che si chiamava [[Venetia et Histria]], alla quale fu conferita la cittadinanza romana dal Senato, dopo la misurazione e il censimento dello Stato, che durarono 30 anni. Essa si estendeva probabilmente lungo tutta la [[valle del Piave]], non oltre il paese di Termine di Cadore, com'è dato rilevare da un frammento di lapide scoperto, nel nono secolo, nel territorio di quel paese. La lapide era dedicata ad uno dei [[Limitanei]], ovvero un soldato posto alla custodia dei limiti dello stato romano. Presso quei confini, dalla parte del Bellunese, correvano allora due strade: l'una, comunemente conosciuta come [[via Claudia Augusta]], diramandosi da Feltre passava per Belluno, Capo di Ponte(Ponte nelle Alpi oggi), Castel Lavazzo e lungo il [[Cadore]] si allacciava a Dobbiacco; l'altra si univa a Capo di Ponte con la prima passando da Treviso, Serravalle e Lago Lapisino(Santa Croce). Quest'ultima tutt'oggi si chiama Alemagna. Ai tempi di Augusto, i confini erano esposti ad incursioni di [[barbari]] provenienti dal [[Norico]] e non solo; nelle immediate vicinanze delle strade citate, piccoli gruppi di alpini, probabilmente "avanzi" degli [[Euganei]], si resero partecipi, incalzando altri popoli, di scorrerie e assalti ai viandanti, come ai Questori inviati a portare il ''soldo'' alle milizie limitanee. Roma non poteva tollerare un simile atteggiamento. Ottaviano allestì quindi un esercito, sotto il comando dei suoi due figliastri [[Tiberio Claudio Nerone]] e [[Druso]], il quale sconfisse i ribelli abitatori delle due strade e gli abitanti del Norico, le cui spoglie andarono ad ornare il trofeo eretto a Roma ad onore di Ottaviano nel 7-5ac. L'imperatore Claudio, per garantire maggiore sicurezza in quei luoghi, fece innalzare due fortezze nella conca dell'Alpago: uno nelle immediate vicinanze del [[lago di Santa Croce]], in una località che ancora oggi si chiama ''Castello'' e l'altro sul vertice dello spalto naturale che sovrasta Bastia, unico territorio di passaggio comodo e pianeggiante dell'Alpago. Attorno a questi due presidi, si formarono le prime colonie romane, le quali si sparsero a poco a poco in tutta la conca. Testimonianza della presenza romana sta nei nomi dei luoghi, quali ad esempio Puos (''Puteus''), Valzella (''Vallis Cella''), Torres (''Turres'') e Cansiglio (''Campus Silium'').
===Il medioevo===
|