Lercara Friddi: differenze tra le versioni
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Le esplorazioni del colle hanno permesso di puntualizzare alcuni aspetti della vita del luogo. In età preistorica ci fu una evidente influenza della civiltà di Thapsos, come testimoniano alcuni frammenti di ceramica; in età arcaica si sviluppò un fiorente centro indigeno determinato dalla vantaggiosa posizione geografica e dalla ricchezza di risorse minerarie e naturali proprie del territorio; nel VI secolo a.C. l'autorità di Agrigento diede un forte connotato "greco" al sito; infine il V secolo a.C. ci rimanda alla cultura di Himera, l'antica colonia greca della Sicilia Settentrionale, dalla quale provengono alcuni frammenti di vasi d'argilla, decorati sui manici ricurvi da figure mitologiche.
Avvicinarsi a Lercara Friddi per conoscerla vuol dire scoprire piano piano, lentamente volando nello spazio e nel tempo, un prezioso patrimonio culturale, ertistico ed umano.
L'insediamento arcaico di Colle Madore con i suoi reperti oggi diligentemente esposti nel museo della Biblioteca; le chiese e gli antichi palazzi, testimoni del passaggio di una borghesia colta e ricca; le miniere di zolfo, i cui ruderi odorano ancora di stenti e sofferenze; i riti della Settimana Santa ed il culto per la Madonna di Costantinopoli, espressioni di una fede a volte ascetica, altre volte spagnoleggiante; ed ancora, gli scorci, i colori e i profumi dell'equilibrata e dolce struttura urbanistica, raccontano di un paese vivo che sul passato, con dignità, sta costruendo il proprio avvenire.
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