Despotato di Morea: differenze tra le versioni

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[[Immagine:ShepherdByzempire1265.jpg|thumb|right|300px|Cartina del Despotato di Morea nel [[1265]].]]
Il '''Despotato di Morea''' (in [[lingua greca|greco]]: Δεσποτᾶτον τοῦ Μορέως) o '''Despotato di Mistrà''' (in greco: Δεσποτᾶτον τοῦ Μυστρᾶ)
fu una provincia dell'[[impero bizantino]] che esistette dal [[1308]] al [[1453]] e come stato autonomo dal [[1453]] al [[1460]]. Il suo territorio variò in dimensioni durante i suoi centocinquant'anni di vita ma tese ad essere confinato in tutta la parte a sud della [[Grecia]], la penisola del [[Peloponneso]], che all'epoca era chiamata [[Morea]]. Questa provincia fu governata dagli eredi dell'[[imperatore bizantino]] ai quali venne dato il titolo di [[despota (bizantino)|despoti]] (da non confondere con il despotismo). La sua capitale era la città fortificata di [[Mistra]], a cinque chilometri di distanza dall'antica [[Sparta]], Mistra divenne un il più importante centro di cultura bizantino, e fu anche il secondo luogo di potere più importante dell'Impero bizantino.
 
==Storia==
[[Immagine:ShepherdByzempire1265.jpg|thumb|rightleft|300px|Cartina del Despotato di Morea nel [[1265]].]]
 
Il despotato di Morea fu posto fuori dal territorio franco del [[principato d'Acaia]]. Questo era fuori dal primitivo impero bizantino emerso dopo la [[quarta Crociata]] ([[1204]]). Nel [[1259]], il signore del Principato [[Guglielmo II di Villehardouin]] perse la [[Battaglia di Pelagonia]] contro l'Imperatore Bizantino [[Michele VIII di Bisanzio]] e fu costretto, per riscattarsi, ad abbandonare la maggior parte della zona orientale di Morea e le sue fortezze poco prima costruite. Il territorio ceduto divenne il nucleo centrale del despotato di Morea.