Alpago: differenze tra le versioni

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Anche il taglio degli abeti del [[Cansiglio]] per le antenne delle navi, e quello del faggio per i remi delle galere erano riservati ai boscaioli alpagotti, dalla Serenissima, che riceveva da quei luoghi, largo contributo di operai annoverati tra i migliori dei suoi cantieri.
Nei pacifici trecentosettantasette anni di dominazione veneziana, l'alpago subì una privazione di notevole importanza, ovvero, la perdita del Cansiglio.
Esso fu infatti annesso e vincolato alle decisioni di Venezia dal Doge [[Francesco DonatoDonà]], il quale scrisse una lettera a Pietro Maria Gradenigo, podestà di Belluno, datata 28 luglio 1548, in cui scriveva: "Si deve avere precipua cura delli boschi d'Alpago, situati fra Serraval et quella città di ''Cividal'', perché ne servano di buona qualità di remi per la casa del nostro Arsenal".
Il Cansiglio era infatti chiamato dalla Repubblica ''Il bosco dei remi''.