Mario Marega: differenze tra le versioni
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== BIOGRAFIA ==
Nato nel 1902 a Mossa, in provincia di Gorizia, '''Mario Marega''' entrò nel Collegio Salesiano di Vienna a quattordici anni; due anni dopo concluse il noviziato a Vernsee e fece la vestizione in Iugoslavia, dove iniziò a studiare le lingue con l'aiuto di suo padre Angelo; l'anno successivo, nel 1919, prese i voti di professione temporanea alla quale affiancò gli studi di teologia e filosofia. Venne ordinato prima Diacono e poi Presbitero, nel 1927.
Nel 1929, mentre fungeva da consigliere scolastico a Varazze, ottenne la patente di confessore.
Dal 1923 la Chiesa Cattolica iniziò ad affidare incarichi missionari nel territorio giapponese ai superiori di alcuni Ordini religiosi; i seguaci di Don Bosco, da sempre particolarmente propensi all'apostolato in territori non cristiani, si dimostrarono subito disponibili.
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Accanto al suo interesse personale per la cultura giapponese, Marega non esita a ricordare anche la difficoltà del compito che il suo ruolo di missionario gli impone, come è evidente in queste righe in cui “parla di sé stesso in terza persona”:
I missionari trovarono una città ostile, una città avvelenata dalla propaganda anticattolica. […]. Il primo missionario salesiano giunto ad Oita si mise a studiare la storia della città; chiuso in camera, eccolo a studiare i libri più antichi del Giappone. [...] Quando i giapponesi videro i loro libri stampati in lingua italiana, tutto l'ambiente mutò d'un tratto. Il missionario era invitato in ogni scuola, in ogni circolo. I professori del liceo volevano sentire delle conferenze sui poeti latini. Le scuole normali volevano delle conferenze su Aristotele. Le scuole medie volevano sentire parlare dell'arte europea.
Questo brano manifesta le iniziali difficoltà incontrate dal missionariato cattolico in Giappone, che dovette affrontare una notevole resistenza, sciolta poi grazie all'autorevolezza dei salesiani, costruita sulla loro vasta cultura che propose un messaggio in grado di attirare l'attenzione degli ambienti culturali locali.
Questa “tattica” non fu in realtà un segreto. Vincenzo Cimatti, superiore della missione salesiana, dichiarò in un articolo in “Bollettino Salesiano” che un'approfondita conoscenza della cultura locale avrebbe permesso un insegnamento catechistico più attraente ed efficace. Possiamo asserire con certezza che l'ammirazione che Marega si conquistò tra i giapponesi fu di grande aiuto per il suo lavoro.
La spedizione dei salesiani si concentrò inizialmente sulla pubblicazione di periodici, cercando di sfruttare quella che era l'elevata alfabetizzazione della popolazione giapponese. In breve tempo nacque una vera e propria tipografia, l'editrice Don Bosco Sha (ドン・ボスコ社), che iniziò a produrre testi di contenuto religioso, tra cui il Waga shu iesusu kirisuto no seifukuin (わが主イエスス・キリストの正福音、Vangelo unificato di Nostro Signore Gesù Cristo), edito nel 1930 che, grazie alla semplicità di lettura, vendette trentamila copie.
“Letture Cattoliche” fu il titolo di una collana di saggi su tematiche religiose iniziata da Don Bosco e continuata da vari salesiani, tra cui Marega, che scrisse l'ultimo numero della serie, Toyotomi Hideyoshi to kirishitan daimyō (豊臣秀吉とキリシタン大名), a proposito del samurai Toyotomi Hideyoshi in relazione
Numerosi articoli inviati dai missionari furono poi pubblicati su riviste religiose in Italia, tra cui “Gioventù Missionaria” e “Bollettino Salesiano”; questi articoli indagavano gli aspetti più variegati della cultura indigena: il rapporto con la natura, la figura imperiale, le festività shintoiste, il culto dei morti e il cibo.
Nel 1939 Marega contribuì, insieme ad alcuni ricercatori religiosi e laici (sia giapponesi che provenienti da diversi paesi europei) alla fondazione della rivista scientifico-culturale “Monumenta Nipponica” (Nihon Bunkashi) 12, un'
Di grande importanza fu anche il ritrovamento, da parte di Marega, di documenti riguardanti la storia del cristianesimo in Giappone, raccolti nei volumi Bungo Kirishitan Shiryō (Documenti inediti sui cristiani di Bungo) 13 e Zoku Bungo Kirishitan Shiryō (Seguito dei documenti inediti sui cristiani di Bungo).
L'opera cristianizzante ma allo stesso tempo indagatrice della cultura locale della Don Bosco Sha continuò fino alla seconda guerra mondiale, per poi riprendere vivacemente dopo il 46 anche grazie all'abbondante produzione di Marega.
Tra le opere di Marega ricordiamo anche: Il Giappone nei racconti e nelle leggende (Laterza, 1939), Memorie cristiane della regione di Ōita (Annali Lateranensi, 1939), Tracce di cristianesimo nei primordi della storia giapponese (in “Salesianum”, 1941), Le leggi anticristiane dei Tokugawa (in “Annali Lateranensi”, 1944), Chushingura (Il capolavoro dell'arte drammatica giapponese, Laterza, 1948) e infine Il primo martire (1947), Il primo persecutore (1951), Le tombe cristiane di Bungo (1956), (tutti e tre per la rivista “Gioventù Missionaria”), Ochiboshū (1961).
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L'importanza della figura di Mario Marega è profondamente collegata al contesto storico. La presenza dei rigidi totalitarismi dei primi decenni del Novecento, sia in Italia che in Giappone, limitò fortemente, tra le altre cose, lo scambio di informazioni. È in quest'ottica che gli scritti inviati da Marega dal Giappone assunsero un ulteriore importanza, in un'epoca ancora priva dei mezzi di comunicazione come oggi li intendiamo.
Gli anni Trenta, in cui Mario Marega arrivò in Giappone, infatti, furono caratterizzati da terrorismo politico, distruzione della libertà personale e dei principi democratici e da un nazionalismo feroce, culto dell'Imperatore e dal recupero della figura tradizionale dei samurai.
== 2. IL FONDO MAREGA ==
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La gran parte del materiale di questa sezione è stata recuperata dalla dott.ssa Moretti dal museo Vincenzo Cimatti di Tōkyō. In questa sezione è possibile trovare diversi scritti originali dello stesso Marega, oltre a fotografie e altro materiale donato dalla famiglia del salesiano. La maggior parte dei dattiloscritti e dei manoscritti raccolti in questa sezione non sono mai stati pubblicati in nessun volume.
Sono questi materiali, in particolare, da cui possiamo estrapolare informazioni sulle abilità linguistiche e filologiche del dottor Marega; informazioni che forniscono un supporto fondamentale per ricostruire il profilo scientifico del salesiano.
[[Categoria:Missionari italiani]]
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