Lucio Lombardo Radice: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Figlio del pedagogista [[Giuseppe Lombardo Radice|Giuseppe]], dopo aver studiato al [[Liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani]] di Roma, si laureò in [[matematica]] nel [[1938]] con una tesi, sulle algebre legate ai [[Gruppo finito|gruppi di ordine finito]]. Tra i suoi docenti, si ricordano [[Gaetano Scorza]], [[Guido Castelnuovo]] e [[Federigo Enriques]], che gli trasmisero l’interesse per il rapporto tra scienza e filosofia. Negli ultimi anni dell’università entrò in contatto con altri giovani antifascisti e si iscrisse clandestinamente al [[PCI]].
 
Nel [[1939]] non poté prendere servizio come assistente alla cattedra di [[geometria analitica]], perché fu arrestato e condannato a quattro anni di reclusione in quanto oppositore al [[fascismo|regime fascista]]; liberato nel [[1941]], fu arrestato di nuovo e poi scarcerato dopo pochi mesi. Partecipò attivamente alla [[resistenza romana]], curando sempre i contatti con oppositori e partigiani di area liberal-socialista e cattolica. Nell’ambito di tali iniziative conobbe lo storico cattolico liberale [[Arturo Carlo Jemolo]] e sua figlia [[Adele Maria Jemolo|Adele Maria]], che sposerà nel [[1946]].
Figlio del pedagogista [[Giuseppe Lombardo Radice|Giuseppe]], dopo aver studiato al [[Liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani]] di Roma, si laureò in [[matematica]] nel [[1938]] con una tesi, sulle algebre legate ai [[Gruppo finito|gruppi di ordine finito]]. Nel [[1939]] divenne assistente alla cattedra di [[geometria analitica]], ma prese servizio solo nel [[1945]], dopo la fine della guerra per via delle condanne politiche che subì in quanto oppositore del [[fascismo]] e per la partecipazione alla [[Resistenza italiana|resistenza]]. Nel [[1946]] sposò [[Adele Maria Jemolo]], sua compagna di lotte partigiane. Nel [[1951]] ottenne la libera docenza in analisi algebrica ed [[Infinitesimo|infinitesimale]] e nel 1956 ricoprì la carica di professore straordinario di Geometria analitica con elementi di proiettiva all'[[Università degli Studi di Palermo|Università di Palermo]] dove restò fino al [[1960]] quando fu trasferito a [[Roma]].
 
Nel [[1945]], dopo la fine della guerra, fu finalmente ammesso come assistente alla [[Università degli Studi di Roma|Sapienza]]. Nel [[1951]] ottenne la libera docenza in analisi algebrica ed [[Infinitesimo|infinitesimale]] e nel [[1956]] ricoprì la carica di professore straordinario di geometria analitica con elementi di proiettiva all'[[Università degli Studi di Palermo|Università di Palermo]], dove restò fino al [[1960]] quando si trasferì nuovamente a Roma.
Dal 1963 al 1966 fu vicedirettore della Scuola di Perfezionamento in Matematica e Fisica, dopo avervi insegnato [[storia della matematica]].
 
Dal 1963 al 1966 fu vicedirettore della Scuola di Perfezionamentoperfezionamento in Matematica e Fisicafisica, dopo avervi insegnato [[storia della matematica]].
A Roma, nel 1965, ebbe la cattedra di [[algebra]], nel [[1974]] quella di [[matematiche complementari]] ed aveva tenuto, (tra il 1960 e il [[1973]]) anche gli insegnamenti di [[teoria dei numeri]], [[geometria]] superiore e algebra superiore ([[1968]]-73).
 
A Roma, nel 1965, ebbe la cattedra di [[algebra]],; nel [[1974]] quella di [[matematiche complementari]] ed aveva tenuto, (tra il 1960 e il [[1973]]) anche gli insegnamenti di [[teoria dei numeri]], [[geometria]] superiore e algebra superiore ([[1968]]-73).
 
Il suo impegno scientifico fu nel campo della [[teoria delle rappresentazioni]] dei gruppi finiti, in particolare quelle modulari, in quello delle geometrie finite e delle geometrie combinatorie, assieme a [[Beniamino Segre]] e a [[Guido Zappa]].
 
Sullo studio dei piani proiettivi non [[Girard Desargues|desarguesiani]], con particolare riguardo al caso finito, pubblicòha pubblicato una trentina di lavori.
 
Fu dirigente del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] e si occupò con intensa passione di scuola e pedagogia, diventando direttore nel novembre 1955 della rivista ''Riforma della Scuola'', fino alla sua morte, affiancato da condirettori quali [[Mario Spinella]], [[Dina Bertoni Jovine]], [[Mario Alighiero Manacorda|M.A.Manacorda]], [[Carlo Bernardini]], F.Zappa.
 
== Pedagogia e militanza nel PCI ==
L.L.Lucio Lombardo Radice riprese dal magistero paterno una straordinaria passione per la pedagogia, affiancandola alla passione politica con la militanza nel PCI.[[Partito FuComunista autoreItaliano|PCI]], di libricui difu giochidirigente. perAll’attività bambiniscientifica, einfatti, ragazziaffiancò esempre sil’impegno dedicòpolitico cone successoin allaparticolare divulgazioneper scientifica ei matematica.problemi Partecipòdella anchescuola. aFu trasmissioniconsigliere televisivecomunale eal programmiComune radiofonici,di tra[[Roma]] i(1976-81); membro qualidel cinqueTribunale filmatiRussell per lai regiadiritti didell’uomo G.Giannarellie, ''Uominicome della scienza''tale, looppositore stessodella registapolitica conliberticida cuidei avevaregimi collaborato tra il 1970sovietico e ildelle 1973democrazie comepopolari; consulentefondatore scientificodel percomitato ildi filmatocoordinamento indei tremovimenti puntateper ''Nonla hopace. tempo''E’ sumorto a [[Galois|E.GaloisBruxelles]], mentre partecipava ai lavori di preparazione alla II Conferenza per il disarmo.
 
Fu direttore della rivista ''Riforma della Scuola'', dal novembre 1955 fino alla sua morte, affiancato da condirettori quali [[Mario Spinella]], [[Dina Bertoni Jovine]], [[Mario Alighiero Manacorda|M.A.Manacorda]], [[Carlo Bernardini]], F.Zappa. Fu autore di libri di giochi per bambini e ragazzi e si dedicò con successo alla divulgazione scientifica e matematica. Partecipò anche a trasmissioni televisive e programmi radiofonici, tra i quali cinque filmati per la regia di G.Giannarelli, ''Uomini della scienza'', lo stesso regista con cui aveva collaborato tra il 1970 e il 1973 come consulente scientifico per il filmato in tre puntate ''Non ho tempo'' su [[Galois|E.Galois]].
 
== Opere ==