URSS W6 OSOAVIAKHIM: differenze tra le versioni

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Umberto Nobile raggiunse [[Mosca]] nel [[maggio]] [[1932]]. All’inizio si trovò di fronte diversi ostacoli: lo stabilimento aeronautico non era altro che un [[hangar]] per dirigibili sprovvisto di officine meccaniche e di materiali. Successivamente Nobile fu trasferito all’addestramento degli equipaggi e dei tecnici destinati ai nuovi dirigibili. Solo nell’[[estate]] del [[1933]] fu possibile iniziare la costruzione dell’aeronave '''W6''', dirigibile della stessa tipologia del Norge e dell’Italia.
 
Queste difficoltà derivavano dal fatto che in Unione Sovietica raramente simili progetti potevano essere affidati alla responsabilità di uno straniero. Indipendentemente da Nobile gli ingegneri sovietici avevano costruito un dirigibile semirigido da 9150  m³ che venne completato nell’[[agosto]] [[1934]] ricevendo la designazione '''W7'''. Il dirigibile rimase distrutto pochi giorni dopo il completamento per un incendio nell’hangar. (''Secondo un'altra fonte il dirigibile '''W7''' era un progetto congiunto di Nobile, [[Felice Trojani]] e Katanski, ed aveva un volume di 38 000 m³'').
 
I lavori di Nobile sul dirigibile W6 continuarono, e il [[5 novembre]] [[1934]] avvenne il volo inaugurale sotto il suo comando. Successivamente venne trasferita trionfalmente a [[Mosca]] nell’ambito delle celebrazioni per l’anniversario della [[Rivoluzione d'ottobre]]. Qui il dirigibile ricevette la designazione di "OSOAVIAKHIM" dal nome dell’organizzazione omonima.
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Tutti i dirigibili realizzati da Nobile durante la sua permanenza in URSS tra il [[1932]] e [[1936]] erano destinati al trasporto passeggeri. L’URSS W6 era destinato a ricoprire la tratta tra [[Mosca]] e [[Ekaterinburg|Swerdlowsk]], ma in questa località mancavano hangar per dirigibili, piloni d’ormeggio e la possibilità di rifornire l’aeronave di gas. Solo nel [[1936]] fu approntato a Swerdlowsk un pilone d’ormeggio.
 
Nel 1937, sotto il comando del capitano Pankow, il dirigibile W6 fu protagonista di un record che rimase imbattuto per 20 anni<ref name=Record/>. Dopo un test durato 79 ore percorrendo la tratta Mosca – Swerdlowsk &nbsp;– Mosca, fu deciso di proseguire il volo, per la durata complessiva di 130 [[Ora (unità di misura)|ore]] e 27 [[minuto|minuti]]. Il volo ebbe luogo dal [[29 settembre]] al [[4 ottobre]] a partire dalla località di Dolgoprudnoi (Долгопрудной). La distanza percorsa complessivamente fu di circa 5.000&nbsp;km. Il record precedente di 108 ore apparteneva alla trasvolata atlantica del dirigibile britannico [[R34 (dirigibile)|R34]]. Il [[4 marzo]] [[1957]] il [[blimp]] [[Classe N (dirigibile)|ZPG-2 ''Snow bird'']] batté questo primato volando andata e ritorno sull'[[Oceano Atlantico]], percorrendo, in 11 giorni, 15.205&nbsp;km.
 
Questi viaggi servivano come preparazione per il servizio regolare. Le notizie sui viaggi successivi sono incerte.
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Al dirigibile W6 venne affidato il compito di localizzare gli esploratori. L’operazione sarebbe partita dalla città di [[Murmansk]]. Il volo di trasferimento da Mosca a Murmansk sarebbe servito anche per testare il comportamento dell’aeronave in un clima artico.
 
Durante il volo di trasferimento, alle 16:45 del [[5 febbraio]] il dirigibile collise con il [[monte Neblo]] ("Небло") ad un'altitudine di 324 &nbsp;m. Delle 19 persone a bordo del URSS W6 16 perirono nell’incidente e 3 rimasero ferite.
La versione ufficiale dell’incidente riporta che la mappa utilizzata ("''pre-rivoluzionaria''") era errata, abbassando i luoghi della disgrazia di 30 &nbsp;m rispetto al livello del mare. Una versione non ufficiale afferma invece che all’equipaggio fu detto di diffidare delle vecchie mappe; a causa delle scarsa visibilità il comandante Nikolai Gudovantsev ordinò di far salire il dirigibile fino a 800 &nbsp;m di quota, ma il comandante in seconda Iwan Pankow impiegò molto tempo per effettuare la manovra, probabilmente per paura di perdere l’orientamento a causa della mancanza di visibilità. Quindi il dirigibile giunse in prossimità del monte ancora alla quota di 300 &nbsp;m.
 
I dirigibilisti del URSS W6 "OSOAVIAKHIM" sono seppelliti nel [[cimitero di Nowodewichi]] a Mosca. I ricercatori rimasti bloccati sulla banchisa furono comunque soccorsi dai [[rompighiaccio]].