Totò Riina: differenze tra le versioni

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A 19 anni fu condannato ad una pena di 12 anni, scontata parzialmente all'[[Ucciardone]] per aver ucciso in una rissa un suo coetaneo <ref>Da [[Blu Notte]] - La Mattanza, [[Rai3]]</ref>. Venne scarcerato il [[13 settembre]] [[1956]] e ritornò nel suo vecchio paese [[Corleone]] per assumere un ruolo di rilievo al servizio di [[Luciano Liggio]]. In questo periodo conobbe e cominciò a frequentare [[Antonietta Bagarella]], sorella di [[Calogero Bagarella|Calogero]] e [[Leoluca Bagarella]], che molto presto sarebbe diventata la sua fidanzata. Insieme a Liggio prese ad occuparsi di macellazione clandestina. Con loro c'era [[Bernardo Provenzano]], detto "Binnu u' tratturi". Liggio e i suoi fedelissimi inizialmente furono al servizio del dottor [[Michele Navarra]], capomafia di Corleone. Successivamente, assetati di potere, decisero di eliminare Navarra per ottenere il predominio nel paese.
 
Tra gli uomini di Liggio figurava anche lo zio di Salvatore, Giacomo Riina, arrestato nel [[1942]] insieme allo stesso Liggio per [[contrabbando]] di [[sigarette]]. [[Michele Navarra]] fu, invece, fu assassinato dai sicari di Liggio ([[2 agosto]] [[1958]]), il quale assunse la guida del [[Clan dei corleonesi|clan corleonese]]. Riina, insieme agli amici d'infanzia Bernardo Provenzano e [[Calogero Bagarella]], iniziò ad eliminare tutti coloro che erano stati fedeli a Navarra (i cosiddetti "navarriani").
 
Riina venne però arrestato nel dicembre del [[1963]] a [[Corleone]]. Una notte fu fermato, nella parte alta del paese, da una pattuglia di agenti di Polizia di cui faceva parte anche il commissario [[Angelo Mangano]] <ref>{{Cita news|lingua=it|autore=|url=http://dweb.repubblica.it/dettaglio/i-leoni-addormentati/24102?page=3|titolo=Leoni addormentati|pubblicazione=la Repubblica|giorno=15|mese=ottobre|anno=2007|pagina=3|accesso=6 febbraio 2012|cid=}}</ref> (il quale nel [[1964]] sarà uno degli artefici dell'arresto di [[Luciano Liggio]] <ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Tony Zermo |url=http://www.cittanuove-corleone.it/E'%20morto%20il%20questore%20Mangano.html|titolo=A 87 anni, è morto il questore Angelo Mangano, arrestò Liggio|pubblicazione=Città nuove|giorno=3|mese=aprile|anno=2005|pagina=|accesso=6 febbraio 2012|cid=}}</ref>). Riina, che aveva una carta d'identità falsa (dalla quale risultava essere "Giovanni Grande" da [[Caltanissetta]]) ed una [[pistola]] non regolarmente dichiarata, tentò di scappare ma venne braccato e facilmente catturato dalle forze dell'ordine. Fu riconosciuto dall'agente Biagio Melita <ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Dino Paternostro|url=http://www.cittanuove-corleone.it/La%20Sicilia,%20Il%20vero%20Biagio%20che%20arrest%F2%20Riina%2016.12.2007.pdf|titolo=Il vero Biagio che arrestò Riina|pubblicazione=La Sicilia|giorno=16|mese=dicembre|anno=2007|pagina=44|accesso=6 febbraio 2012|cid=}}</ref>.