Caligola: differenze tra le versioni
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Dopo la morte di [[Tiberio]], avvenuta il [[16 marzo]] [[37]], il [[Senato (Storia Romana)|Senato]] ne annullò il testamento, che lasciava la guida dell'impero a Caligola e a [[Tiberio Gemello]], nipote del defunto imperatore, sostenendo che al momento della stesura [[Tiberio]] fosse insano di mente e proclamò [[Impero Romano|''Imperator'']] Caligola il [[18 marzo]] [[37]]. [[Caligola]] salì al potere con l'appoggio di tutti: [[Senato]], esercito e popolo. Le ragioni di questa approvazione sono varie: la sua giovane età (25 anni all'avvento), la popolarità del padre, la lunghezza del regno di Tiberio (23 anni), l'infanzia trascorsa negli accampamenti, la sfortuna della sua famiglia, la parentela sia con Augusto che con Marco Antonio e la sua devozione verso i familiari.
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=== Politica
Il nuovo imperatore per evitare problemi dinastici nominò [[Tiberio Gemello]] ''princeps iuvenutis'' e lo adottò, nominadolo suo erede. Per evitare comunque che [[Tiberio Gemello]] reclamasse ciò che gli spettava, la coreggenza, nel [[38]] lo fece uccidere o lo indusse al suicidio. Stessa sorte toccò al prefetto del pretorio [[Macrone]]. Probabilmente Caligola non si fidava più di determinati personaggi che potevano, con il loro potere, carisma, denaro ecc. eliminarlo. Più che crudeltà, in questo caso, si può parlare di machiavellismo della politica di questo giovane.
==== Politica Religiosa ====
Stando alle fonti, Caligola, al culmine del suo regno, avrebbe voluto essere proclamato Dio. Potrebbe trattarsi dell'ennesima manifestazione della sua follia oppure di una subdola politica per aumentare il suo potere presso i popoli ellenici, abituati da tempo a considerare il loro sovrano una divinità. Insomma il tentativo religioso di un principe giovane di mantenere il potere con tutti i mezzi. Questo comunque provoncò molto scontento, soprattutto presso quelle popolazioni che già avevano problemi con la semplice autorità civile di Roma senza contare quella religiosa, per esempio i Giudei, che scatenarono motti di rivolta.
==== Politica Economica ====
Alla morte di [[Tiberio]] nelle casse del ''fiscus'' romano c'erano 2.700.000.000 di sesterzi (Svet., Gaius, 37) che Caligola spese in circa un anno. Le spese principali erano elargizioni varie al popolo, all'esercito, ai pretoriani (a cui diede un donativo doppio rispetto a quello promesso da Tiberio, 2000 sesterzi a testa (Dio.,Cas.,LIX,2,1)) e ai regni vassalli di Roma (ad Antioco re della Commagene dette 100.000.000 di sesterzi). Non bisogna dimenticare inoltre che Caligola rispettò il testamento di [[Tiberio]], nonostante fosse stato annullato formalmente dal [[Senato]], e diede quanto stabilito a tutti. Non vanno dimenticati gli enormi banchetti e feste varie organizzate per tenere buono e calmo il popolo. Inoltre le campagne militari che egli comunque cercò di preparare in Germania e Britannia ebbero sicuramente un costo. A tutto questo vanno aggiunte alcune stravaganze, in realtà poco probabili ma che vanno comunque citate, la stalla del suo cavallo tutta l'avorio e marmo, i 2 milioni di sesterzi donati ad un auriga e il milione donato a Livio Geminio (che giurò di aver visto Drusilla volare).
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Resta comunque una considerazione postuma da fare: se Caligola aveva lasciato completamente vuoto il tesoro dell'imperatore come fece [[Claudio]], che quindi aveva bisogno di denaro per la sua politica, appena salito al potere ad abbassare alcune tasse?
==== Campo Giudiziario ====
=== Politica Estera ===
==== Regni Alleati ====
==== Politica Militare ====
Nel [[39]] Caligola represse una rivolta fra le sue truppe nell'alto [[Reno]] e marciò verso la costa settentrionale della [[Gallia]], apparentemente intenzionato ad invadere la [[Bretagna]]. Invece ordinò alle truppe di scendere in acqua a cercare conchiglie, come ci racconta [[Svetonio]]; o più probabilmente lasciò perdere una spedizione male preparata.▼
== Vita Privata ==
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Un suo famoso motto era '''''oderint dum metuant''''' (Lascia che odino finché temono).
▲== Politica Militare ==
▲Nel [[39]] Caligola represse una rivolta fra le sue truppe nell'alto [[Reno]] e marciò verso la costa settentrionale della [[Gallia]], apparentemente intenzionato ad invadere la [[Bretagna]]. Invece ordinò alle truppe di scendere in acqua a cercare conchiglie, come ci racconta [[Svetonio]]; o più probabilmente lasciò perdere una spedizione male preparata.
== Morte ==
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