Caligola: differenze tra le versioni

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== Origini ==
 
Caligola era il terzo figlio di [[Agrippina Maggiore]] e [[Germanico]], generale molto amato dal popolo romano.
Il padre era figlio di [[Druso Maggiore]] (fratello di [[Tiberio]] e figlio di [[Livia]], moglie di [[Augusto]]) e di [[Antonia Minore]] (figlia di [[Marco Antonio]] e [[Ottavia]], sorella di [[Augusto]]).
La madre era figlia di [[Marco Vispanio Agrippa]] (amico di [[Augusto]]) e di [[Giulia]] (figlia di primo letto di [[Augusto]]).
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== Precedenti ==
 
Da ragazzo accompagnava i genitori nelle spedizioni militari in Germania ([[14]] – [[16]]) ed indossava nei campi la calzatura dei legionari (Caliga), da cui il soprannome affettuoso "Caligola", datogli dai soldati.
 
Nel [[17]], dopo aver assistito al trionfo del padre a [[Roma]], parte con la famiglia al seguito di [[Germanico]] inviato in missione a Oriente. Solo 2 anni più tardi il padre morirà e Caligola, insieme alla madre, farà ritorno in [[Italia]].
 
L'ipotesi avanzata da taluno che Caligola a sette anni si fosse reso responsabile della morte del padre in [[Siria]], non è supportata da fonti storiche.
 
Nel [[27]] andrà a vivere a casa della bisavola paterna [[Livia]], sul [[Palatino]] e nel [[29]] a casa della nonna [[Antonia Minore]] incontradove incontrò i 3 giovani principi [[Tracia|traci]], Polemone (a cui darà il regno del ponto e del bosforo), Rhoimetalkes (a cui darà metà dell'antico regno di [[Tracia]]) e Kotys (a cui darà l'Armenia Minore).
 
L’imperatore [[Tiberio]], ritiratosi a [[Capri]] già nel [[26]], vorrà Caligola con lui nel [[31]], anno in cui divenne “Pontifex” (Sacerdote). Nel 33 divenne questore, e qui si chiude il “cursus honorum” di Caligola.
 
Tiberio nonostante tutto nominerà suoi successori nel testamento Caligola e [[Tiberio Gemello]].
 
== Successione ==
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==== Politica Economica ====
 
Alla morte di [[Tiberio]] nelle casse del ''fiscus'' romano c'erano 2.700.000.000 di sesterzi (Svet., Gaius, 37) che Caligola spese in circa un anno. Le spese principali erano elargizioni varie al popolo, all'esercito, ai pretoriani (a cui diede un donativo doppio rispetto a quello promesso da Tiberio, 2000 sesterzi a testa (Dio.,Cas.,LIX,2,1)) e ai regni vassalli di Roma (ad Antioco IV re della Commagene dette 100.000.000 di sesterzi). Non bisogna dimenticare inoltre che Caligola rispettò il testamento di [[Tiberio]], nonostante fosse stato annullato formalmente dal [[Senato]], e diede quanto stabilito a tutti. Non vanno dimenticati gli enormi banchetti e feste varie organizzate per tenere buono e calmo il popolo. Inoltre le campagne militari che egli comunque cercò di preparare in Germania e Britannia ebbero sicuramente un costo. A tutto questo vanno aggiunte alcune stravaganze, in realtà poco probabili ma che vanno comunque citate, la stalla del suo cavallo tutta l'avorio e marmo, i 2 milioni di sesterzi donati ad un auriga e il milione donato a Livio Geminio (che giurò di aver visto Drusilla volare). Ultima ma non ultima l’abolizione della tassa sulle compravendite.
 
Le spese inoltre erano già ordinariamente alte quindi non sorprende la notizia che egli consumò l'intero patrimonio di [[Tiberio]] in un anno circa, ricordiamo inoltre che ogni imperatore una volta salito al potere per il primo periodo doveva dimostrare di essere migliore del suo predecessore, migliore in politica estera (campagne straniere e stati vicini alleati) e in politica interna (tasse minori e/o elargizioni).
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==== Campo Giudiziario ====
Diversi furono gli atti interessanti di questo imperatore, l’abolizione, nel primo anno di governo, della legge di lesa maestà, una legge molto odiata dai senatori, reintrodotta però nel [[39]]. Interessante anche il progetto, attuato nel [[38]] di restituire ai comizi e alle magistrature, almeno formalmente, le antiche prerogative, con la conseguenza diretta che il popolo eleggeva i magistrati. In generale si può dividere la politica giudiziaria di questo imperatore in 2 periodi, il primo molto liberale, filo-popolare, nel quale si cercava l’accordo con i senatori e il secondo nel quale il “princeps” faceva di tutto per mantenere il potere.
Uno dei suoi primi atti in campo giudiziario fu quello di abolire la legge di lesa maestà, che fu poi riportata. Sempre nei primi 8 mesi di governo, ridette al popolo la prerogativa di eleggere i magistrati.
 
=== Politica Estera ===
 
==== Regni Alleati ====
Con i regni alleati non segui una stessa linea politica, si basò molto sulla simpatia e sulla fiducia che ogni singolo sovrano era in grado di trasmettergli. PerEsiliò esempioMitridate, aiutòre ind’Armenia; tuttimandò ia modimorte [[Erode AgrippaTolomeo]], mentrere mandòdella Mauretania e ridusse il suo regno a morteprovincia; nominò re di Commagene, regione ridotta a provincia nel [[Tolomeo18]], reAntioco dellaIV, Mauretaniaal quale dette 100 milioni di sesterzi.
 
Affidò regni anche ai 3 giovani principi [[Tracia|traci]] che aveva incontrato in gioventù, a casa della nonna Antonia: a Polemone darà il regno del ponto e del bosforo, a Rhoimetalkes metà dell'antico regno di [[Tracia]] e a Kotys l'Armenia Minore.
 
Aiutò in tutti i modi [[Erode Agrippa]], al quale affidò, in un primo tempo, la [[Palestina]] nord-occidentale, che dalla morte di Erode Filippo II ([[34]]) era sotto il controllo diretto di Roma, successivamente anche i territori del tetrarca di Galilea, [[Erode Antipa]], accusato di volersi impadronire dei territori di [[Erode Agrippa]], che verrà prima esiliato e poi eliminato nel [[40]].
 
==== Politica Militare ====