Circuito di Solitude: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
mNessun oggetto della modifica |
||
Riga 55:
Subito dopo la partenza vi era un incrocio e il tracciato svoltava a sinistra con una serie di quattro curve in successione che formavano un ampio tornante da percorrere con un'unica traiettoria e denominato tornante di ''Glemseck''. Subito dopo la pista si inerpicava sulla collina passando per uno stretto e ripido tornante a destra, la ''Hedersbachkurve'', continuando a salire con punte di ripidità del 18%<ref name=gdecarli/> inoltrandosi in mezzo al bosco con gli alberi a ridosso del tracciato verso la sinuosa ''Hedersbachebene'' e ''FrauenKreuz'' (il punto più alto del tracciato - 502m s.l.m.<ref name=anni20/>), dove la pista svoltava a sinistra all'incrocio, formando una velocissima curva sulla cresta, seguita dal'altrettanto veloce svolta a sinistra di ''Dreispitz'' e dal curvone a destra in discesa di ''Lettenlöcher''. Qui la strada scendeva rapidamente verso la successiva secca curva a sinistra nei pressi del lago ''Steinbachsee'', dove la compressione delle sospensioni dovuta al cambio di pendenza aumentava l'aderenza e permetteva di mantenere alta la velocità di percorrenza, sfiorando gli alberi al bordo esterno della curva, senza possibilità di errore. Da qui in poi il tracciato era fondamentalmente piatto e livellato, con alcune leggere curve da affrontare in pieno, passando poi vicino al villaggio di Büsnau, fino allo stretto tornante a destra in discesa di ''Schatten'', con l'albergo all'esterno della curva e il successivo tornante a sinistra, dove gli spettatori si assiepavano per veder ammirare i concorrenti costretti a rallentare per affrontare il tratto più lento del tracciato.
Dopo i due tornanti, la pista picchiava dritta verso ''Schattengrund'', l'incrocio dove si svoltava a sinistra sulla strada che, provenendo da Stoccarda, riportava i concorrenti verso il traguardo. Questi ultimi 3,5 km del tracciato, stretti tra il terrapieno a destra e il fiume Glems a sinistra erano i più impegnativi perché le 10 curve a sinistra e le 8 a destra non davano tregua ai concorrenti, che dovevano mantenere la massima concentrazione per non essere indotti all'errore dalla loro somiglianza e dalla mancanza di specifici punti di riferimento nell'ambiente circostante. Tanta era la difficoltà per i piloti che [[Phil Hill]], il campione del mondo di [[Formula 1]] del [[Campionato
== Albo d'oro ==
| |||