Acne: differenze tra le versioni

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Sono da preferire inoltre i cosmetici che contengono sostanze ad azione sebonormalizzante e cheratolinica. Le sostanze sebonormalizzanti o seboregolatori agiscono assorbendo il sebo e conferendo un aspetto opaco alla pelle (azione “metifiant“). Le sostanze cheratoliniche agiscono sullo strato corneo riducendo l’ostruzione del follicolo pilo-sebaceo e sono indicate nelle forme di acne prevalentemente comedonica <ref name= Pharmamedix/Acne/>.
 
Un altro aspetto importante relativo al rapporto cosmesi-acne riguarda l’uso di prodotti idratanti. Questi sono indicati perchèperché permettono di lenire alcuni degli effetti collaterali associati ai farmaci utilizzati nella cura dell’acne, in particolare la disidratazione e la desquamazione cutanea. Le sostanze ad azione idratante possono agire trattenendo l’umidità ambientale e l’acqua presente nel cosmetico, regolando la perdita di acqua attraverso la pelle, aumentando la permanenza dell’acqua formando una sorta di gel (matrici idrofiliche). Particolarmente indicate per la pelle con acne sono le emulsioni olio in acqua. Fra le sostanze ad azione umettante ricordiamo la [[glicerina]], il [[sorbitolo]], i glicoli polipropilenici, il [[lattato d’ammonio]], l’[[urea]] e gli alfa-idrossiacidi a bassa concentrazione, il Natural Moisturizing Factor. Il Natural Moisturizing Factor è il fattore di idratazione naturale presente nello strato corneo dell’epidermide ed è formato da [[aminoacidi]] (40%), [[pirrolidone carbossilato]] di [[sodio]] o [[potassio]] (12%), lattato di sodio (12%), urea (7%), ammoniaca, acido urico, gucosamina e creatina (1,5%), citrato (0,5%), sali minerali (sodio, potassio, calcio, magnesio, cloro) (18,5%), sostanze organiche (zuccheri, acidi organici, peptidi) (8,5%) <ref name= Pharmamedix/Acne/>.
 
Per quanto riguarda la relazione alimentazione-acne, le indicazioni attualmente disponibili suggeriscono un possibile ruolo indiretto della dieta nelle manifestazioni della malattia attraverso meccanismi che portino ad un aumento della quota farmacologicamente attiva di ormoni maschili (riduzione della proteina plasmatica legante tali ormoni) e/o ad una alterazione del funzionamento della struttura pilosebacea follicolare della pelle <ref>Vaccaro S., Doctor, 2005, n 6, 40</ref>. Più che ad un consumo eccessivo di determinati alimenti, la linea di pensiero attuale è quella di focalizzare l’attenzione sull’abuso o carenza di determinate sostanze <ref name= Pharmamedix/Acne/>.