Ferrovia Torino-Lione: differenze tra le versioni

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È in previsione l'uscita di un ulteriore Quaderno riguardante la nuova controversa analisi costi-benefici 2011. Tutti i quaderni sono pubblicati sia in formato cartaceo, sia in formato PDF liberamente scaricabile da diversi siti istituzionali; sono redatti in lingua italiana e francese. L'utilizzo dei testi, delle tavole e delle tabelle è libero, a condizione di citare la fonte.<ref>Tale dicitura relativa al copyright è riportata nei Quaderni stessi.</ref>
 
I lavori dell'Osservatorio hanno portato a una revisione del progetto di RFI-LTF del 2003, e all'elaborazione del progetto preliminare del 2010: il tracciato della linea nella bassa Val di Susa è stato spostato dalla sponda sinistra alla sponda destra della [[Dora Riparia]], evitando così il traforo sotto al [[Monte Musinè]] - montagna con una grande e storicamente documentata concentrazione di amianto - e introducendo il tunnel dell'Orsiera; inoltre, è stato incluso nel tracciato lo scalo merci di Orbassano, che nel progetto originario era tagliato fuori dal percorso della linea.<ref>[http://www.corriere.it/cronache/12_marzo_04/tutte-le-modifiche-al-percorso-originario-virginia-piccolillo_e215d7a0-65ce-11e1-be51-f4b5d3e60e3d.shtml ''Tutte le modifiche al percorso originario'']. [[Corriere della Sera]]. 4 marzo 2012.</ref><ref>[http://www.unacitta.it/newsite/intervista.asp?id=2152 ''No TAV o no TIR? - Intervista a Mario Virano'']. Una città. Luglio 2011.</ref> Il tracciato del tunnel di base, che attraversa anch'esso aree note per la presenza di uranio ed amianto, è rimasto sostanzialmente invariato. Inoltre, anche le caratteristiche generali della linea, ritenute da alcuni tecnici dell'Osservatorio "irragionevoli",<ref name="Quaderno7-FARE"/> e comunque non necessarierichieste per idai progetti TEN-T europei,<ref name="mappaTENT"/><ref name="pp6-europa"/> sono rimaste invariate. Per tali motivi i lavori dell'Osservatorio sono stati oggetto di critiche in merito alla contraddittorietà di alcune conclusioni e alcuni rappresentanti tecnici delle istituzioni locali hanno abbandonato l'Osservatorio prima del termine dei lavori. Secondo Angelo Tartaglia, dalla fine del 2009 "il governo decise di escludere dall’Osservatorio le amministrazioni comunali che non dichiarassero a priori di accettare l’opera."<ref>Dichiarazione del prof. Angelo Tartaglia del Politecnico di Torino e membro dell'Osservatorio, riportata nella [http://areeweb.polito.it/eventi/TAVSalute/tartaglia_Lettera%20Monti_032012.pdf lettera al presidente Monti del 4 marzo 2012]</ref><ref>Il Fatto Quotidiano - [http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/03/alta-velocita-al-tavolo-col-governo-solo-i-comuni-pro-tav-cari-alla-maggioranza/108692/ Alta velocità, al tavolo col governo solo i comuni pro-Tav cari alla maggioranza]</ref> L'Osservatorio è in ogni caso di un organo ufficiale di diretta emanazione del [[Governo della Repubblica Italiana|Governo Italiano]].
 
===L'Europa e i corridoi transeuropei TEN-T===