Rodolfo III di Borgogna: differenze tra le versioni
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Nato nel [[970]] dal [[re di Arles]], [[Corrado III di Borgogna|Corrado il Pacifico]] ([[925]]-[[993]]) e da [[Matilde di Francia]] ([[943]]-[[980]]), figlia del re [[Luigi IV di Francia]], detto d'Oltremare e di [[Gerberga di Sassonia]] ([[913]]-[[984]]), figlia del re di Germania, [[Enrico I l'Uccellatore]].
==Biografia==
[[Immagine:Map of kingdom of Arles.jpg|250px|thumb|right|Regno di Arles]]
Nel [[993]], alla morte del padre, Rodolfo, all'età di venticinque anni, gli succedette sul trono di Arles o delle due Borgogne.
Secondo la tradizione, fu un re molto debole, che permise agli imperatori della casa di Sassonia di intervenire nelle questioni del regno, rinunciando all'autonomia, che gli costò l'epiteto di ''fannullone'' quando era ancora in vita. Ma, nei primi anni di regno, per la verità, cercò di stabilire e rinforzare un'autorità, che, negli ultimi anni del regno di suo padre, era divenuta precaria. Ne nacque una ribellione da parte dei nobili che Rodolfo non seppe domare, e dovette ricorrere all'aiuto dell'imperatore, [[Ottone III del Sacro Romano Impero|Ottone III]].<br>Nel [[999]], la nonna di Ottone, la vecchia imperatrice [[Adelaide del Sacro Romano Impero|Adelaide]], zia di Rodolfo, accorse in suo aiuto e percorse con lui tutto il regno cercando di pacificare la nobiltà. Ma
Il successore di Ottone, [[Enrico II del Sacro Romano Impero|Enrico II]], che era nipote di Rodolfo<ref>[[Enrico II del Sacro Romano Impero|Enrico II]] era figlio della sorellastra di Rodolfo, [[Gisella di Borgogna|Gisella]] ([[955]]-[[1006]]).</ref>, si dimostrò subito aggressivo nei confronti del regno di Arles e, nel [[1006]], si impadronì di Basilea che tenne per parecchi anni. Questa azione fu il primo passo verso la fine dell'indipendenza del regno di Arles perché poi Enrico II pretese che Rodolfo lo riconoscesse suo erede.
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Nel [[1024]], alla morte dell'imperatore Enrico II, Rodolfo venne spinto dai nobili del regno a revocare l'impegno preso con il medesimo<ref>Rodolfo riteneva che l'impegno di nominare erede e suo successore Enrico decadeva con la sua morte, ma il nuovo re di Germania [[Corrado II|Corrado il Salico]], futuro imperatore, al contrario sosteneva che l'impegno era con l'imperatore e quindi era da mantenere a prescindere dalla persona dell'imperatore.</ref>, otto anni prima. In questa circostanza il conte [[Oddone II di Blois]] e di Troyes, figlio di [[Oddone I di Blois]] e di [[Berta di Borgogna]], sorella di Rodolfo, con l'appoggio del re di [[Francia]], [[Roberto il Pio]] e del duca d'[[Aquitania]], [[Guglielmo V di Aquitania|Guglielmo il Grande]] avanzò le sue pretese al trono, dopo la morte di Rodolfo che, al momento, era ancora senza eredi.
Nel [[1025]], il nuovo re di Germania [[Corrado II|Corrado il Salico]], marito di sua nipote [[Gisella di Svevia]]<ref>Gisella era la figlia di sua sorella Gerberga</ref>, occupò [[Basilea]] per forzarlo a confermargli la successione; Rodolfo si sottomise e, nel [[1027]], come un vassallo, si recò a [[Roma]] e assistette all'incoronazione imperiale di [[Corrado II]]<ref>
L'arcivescovo di Lione, Burcardo II, fratellastro di Rodolfo, contrario alla successione di Corrado, nel giugno del [[1032]] innescò una rivolta, che si ampliò con l'appoggio del conte di Ginevra, dell'arcivescovo di Vienne ed altri nobili, dopo che Rodolfo morì il 6 settembre, senza lasciare eredi legittimi. La nobiltà
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==Bibliografia==
*Louis Halphen, "La Francia nell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II (''L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp.
*Louis Halphen, "Il regno di Borgogna", cap. XXV, vol. II (''L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp.
*Edwin H. Holthouse, "L'imperatore Enrico II", cap. VI, vol. IV (''La riforma della chiesa e la lotta fra papi e imperatori'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp.
*Austin Lane Poole, "L'imperatore Corrado II", cap. IV, vol. IV (''La riforma della chiesa e la lotta fra papi e imperatori'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp.
*Paul Fournier, "Il regno di Borgogna o d'Arles dal XI al XV secolo", cap. XI, vol. VII (''L'autunno del medioevo e la nascita del mondo moderno'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp.
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