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In ''Rubber Soul'' non è solo lo stile musicale a subire un'evoluzione, ma anche le tematiche e la strumentazione si arricchiscono rispetto al passato: ''[[Nowhere Man]]'' è la prima [[canzone (musica)|canzone]] dei Beatles ad affrontare un tema diverso dall'[[amore romantico]]; i brani di argomento sentimentale sono comunque più originali rispetto a quelli della produzione precedente e cercano di allontanarsi dagli [[stereotipo|stereotipi]]; in ''[[Norwegian Wood (This Bird Has Flown)]]'' compare per la prima volta il [[sitar]], suonato da [[George Harrison]].
''Rubber Soul'' è segnalato come uno degli album migliori per creatività e qualità nella storia della musica [[rock]].
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Questo disco venne distribuito il [[3 dicembre]] [[1965]] e segnò la svolta dal primo al secondo periodo della ''band'' di [[Liverpool]]. Vi si percepisce l'inizio della transizione verso sonorità [[rock]] e [[rock psichedelico|psichedeliche]] (compiutasi con gli album ''[[Revolver (album)|Revolver]]'' e ''[[Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band]]'').
Anche nei testi si assiste a una trasformazione; dalla monotematicità dei lavori ''beatlesiani'' precedenti, incentrati sul tema quasi esclusivo dell'amore romantico-adolescenziale, si passa a una varietà lirica in cui cominciano ad apparire temi meno standard quali il [[sesso]], le avventure extraconiugali, la [[gelosia]] ossessiva (con minaccia di morte), l'incertezza esistenziale, la nostalgia della giovinezza, e altri.
Inoltre, per l'album furono utilizzate nuove tecniche di registrazione, poi evolutesi nelle moderne forme di ''mixage'' elettronico e digitale.
La copertina, con una fotografia dei Beatles assai distorta (quasi a simulare l'effetto di un ''[[acido lisergico|acid trip]]'', offriva un primo assaggio dell'<i>"anima di gomma"</i> che si celava dietro il gruppo.
''Rubber Soul'' è tutt'oggi considerato uno degli album più curati sul piano tecnico e uno dei più innovativi dal punto di vista musicale; molti vi ravvisano il raggiungimento della maturità artistica del gruppo inglese.
===Commenti sui brani===
Sebbene [[John Lennon]] e [[Paul McCartney]] siano formalmente accreditati come coautori di tutti i loro brani, come sempre è piuttosto facile identificare a quale dei due compositori attribuire la paternità effettiva, o principale, di ciascuna canzone.
A Lennon si deve ''Norwegian Wood'', una classica ballata che, sullo sfondo dei languidi accordi sviluppati al [[sitar]] da [[George Harrison]], parla di avventure extraconiugali; ''Nowhere Man'' (in cui l'autore cerca di raccontare i propri tormenti interiori); la struggente ballata ''Girl'' (con una struttura musicale che richiama la [[canzone napoletana]]) e la meno fortunata ''Run For Your Life'', motivo articolato quasi su un ritmo [[country]], che lo stesso Lennon ammise in seguito di trovare "odiosa".
Fra i veri capolavori dell'album è senz'altro da citare ''In My Life'', scritta sempre da Lennon durante un viaggio in autobus da casa sua verso il centro di [[Liverpool]]. In questa canzone si intravedono i primi segni di carattere nostalgico-geografico che in seguito caratterizzeranno la particolare ''geografia beatleasiana'', ripercorribile fra la ''[[Penny Lane]]'' e i campi di fragole di ''[[Strawberry Fields Forever]]''.
Di [[Paul McCartney]] è l'accattivante rock di ''Drive My Car''; e la coppia ''You Won't See Me'' e ''I'm Looking Through You'', che testimonia secondo molti il periodo di crisi affettiva del bassista dei Beatles con la fidanzata storica [[Jane Asher]]. A McCartney si deve anche quello che è probabilmente il brano più celebre dell'album, ''[[Michelle]]'', in cui piacevoli e malinconici giri di accordi accompagnano un testo da ''love song'' arricchito dall'espediente romantico di versi in [[lingua francese|francese]].
Il brano ''The Word'' fu dichiaratamente scritto in coppia da Mccartney e Lennon e si può leggere tra il tema dell'amore adolescenziale espresso nel primo periodo e quello [[amore universale|universale]] di quello che sarà il periodo successivo.
''What Goes On'', presumibilmente scritta da McCartney, è cantata da [[Ringo Starr]]; ''Think For Yourself'' e ''If I Needed Someone'' sono composte e interpretate - quasi in veste di solista - da [[George Harrison]].
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