ALFA 24 HP: differenze tra le versioni

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Sul finire del [[1909]], quando la progettazione era ormai terminata, [[Pierre Alexandre Darracq|Alexandre Darracq]] decise di vendere la fabbrica ad un gruppo di finanzieri, intenzionati a entrare nel mercato dell'automobile, che proseguirono nello sviluppo dei modelli programma, fondando la società ALFA, [[acronimo]] di ''Anonima Lombarda Fabbrica Automobili''.
 
Nacque così l'autotelaio "''24 HP''", dotato di un [[motore]] monoblocco in ghisa quadricilindrico [[motore in linea|in linea]] di 4.082 [[centimetro cubo|Cmcm³]], con valvole laterali comandate da [[albero a camme]] nel basamento e [[cambio (meccanica)|cambio]] a 4 marce, che erogava inizialmente la [[potenza (fisica)|potenza]] di 42 [[cavallo vapore|CV]] a 2200 giri, 45 nella versione del 1912, trasmettendola alle ruote posteriori mediante [[giunto cardanico]]. Le ruote a raggi in legno montavano pneumatici da 820x120 mm. La carreggiata era, sia anteriore che posteriore, di 1350 mm sulla 1ª versione e 1450 mm sulla seconda del 1912.
 
Gli autotelai "''24 HP''", da affidare ai carrozzieri di fiducia per l'allestimento desiderato, secondo gli usi del tempo, vennero particolarmente apprezzati dalla clientela per l'avanzata tecnologia, per la robustezza strutturale e, ancor più, per la notevole potenza che consentiva di raggiungere i 100 [[chilometro orario|km/h]] 110 nella versione 45 CV: una velocità stupefacente per l'epoca.