Emilio Franceschini: differenze tra le versioni
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Montecristo voleva continuare, ma lei lo interruppe come per cambiare discorso.
«Tutto mi conduce a stimarvi» disse «per un gran chimico, e quell'elisir che avete fatto prendere a mio figlio, che lo ha così rapidamente richiamato alla vita...»|lingua=it}}
===Capitolo LXXXVIII===
{{quote|«È scritto nel Libro sacro – rispose Montecristo, – “Le colpe dei padri ricadranno sui figli fino alla terza e alla quarta generazione”. Poiché Dio ha dettato queste parole al suo profeta, perché sarei migliore di Dio?»
«Perché Dio ha il tempo e l’eternità, due cose che sfuggono agli uomini».
Montecristo emise un sospiro che sembrava un ruggito, e si prese i bei capelli tra le mani.
||«Mi rammento di aver trovato scritto, né m'inganno» disse Montecristo: «”Le colpe dei padri ricadranno sui figli fino alla terza e quarta generazione”.»|lingua=it}}
{{quote|Voi dite così, Mercedes; e che direste dunque se sapeste quanto è davvero grande il sacrificio che faccio per voi? Supponete che il Signore supremo, dopo aver creato il mondo, dopo aver fertilizzato il caos, si fosse fermato al terzo giorno della creazione per risparmiare a un angelo le lacrime che i nostri crimini avrebbero fatto sgorgare un giorno dai suoi occhi immortali; supponete che dopo aver preparato tutto, plasmato tutto, fecondato tutto, al momento di ammirare la sua opera Dio avesse spento il sole e risospinto con il piede il mondo nella notte eterna; allora avreste un’idea, o piuttosto no, non potreste ancora farvi un’idea, di ciò che perdo, perdendo la vita in questo momento
||Voi dite ciò, Mercedes? E che direste se sapeste tutta l'estensione del sacrificio che vi offro? Voi non ne avete una idea, o piuttosto, no, no, voi non potrete mai farvi un'idea di ciò ch'io perdo, perdendo la vita in questo momento.|lingua=it}}
==Note==
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