Jan van Scorel: differenze tra le versioni

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Nel [[1522]], van Scorel venne in Italia, sbarcò a Venezia e di lì visitò diverse città fino ad arrivare a Roma, dove venne ricevuto da [[papa Adriano VI]] che lo nominò suo pittore ufficiale e gli commissionò numerose opere tra cui un famoso ritratto: van Scorel ebbe così l'occasione di conoscere l'opera di [[Michelangelo]] e [[Raffaello]], cui succedette ai lavori per il [[Cortile del Belvedere|Belvedere]]. Dopo il suo ritorno in [[Olanda]] nel [[1524]], intraprese con successo la carriera di insegnante, affiancata a quella di pittore, e si cimentò come ingegnere ed architetto. Morì a [[Utrecht]] nel [[1562]] lasciando dietro di sé un gran numero di opere (molte delle quali sarebbero poi state distrutte dall'iconoclastia nel [[1566]]).
Il suo allievo [[AntonisAnthonis MoroMor|Antonio Moro]] nel 1560 lo aveva ritratto e dopo la sua morte dietro la tela lasciò un epitaffio:
 
"Quest'uomo arricchì l'arte e l'arte stessa gli serbò gran rispetto;