Prior in tempore, potior in iure: differenze tra le versioni

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'''''Prior in tempore, potior in iure''''' è una [[Locuzioni_latine|locuzione latina]] che allude ad un canone che può essere letteralmente tradotto in "Primo nel tempo, più forte in diritto". In uso già nel XII-XIII secolo nella [[Brocardo|scuola dei glossatori di Bologna]], l'applicazione di tale canone impone, in caso di dispute tra due contendenti che vogliano entrambi usufruire di un medesimo [[diritto]], di privilegiare colui che ne ha goduto per primo e che ne gode da più tempo.
Nel diritto privato moderno la regola in questione non si applica nel trasferimento di beni mobili (registrati e non) con contratti ad effetti reali (scil. traslativi) nel caso di [[acquisto '''''a non domino''''']], in cui, a parità di altre condizioni (cioè ricorrendo comunque i requisiti necessari per il trasferimento immediato della proprietà di cui all'art.1153), appunto, si applica la regola [["possesso vale titolo]]". Lo stesso vale per la preferenza di chi trascrive prima l'atto d'acquisto di un bene immobile.
 
==Giurisprudenza==