Personaggi di Assassin's Creed: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: apostrofo dopo l'articolo indeterminativo e modifiche minori
Riga 256:
Fratello di Ahmet, figlio di Bayezid II e padre di Solimano. A differenza di Ahmet è il favorito dal popolo e con l'appoggio dei Giannizzeri costringe il padre ad abdicare in suo favore. Scoperto il complotto del fratello ai danni del figlio, lo giustizierà davanti a Ezio dopo il loro scontro fuori città. Rivolgendosi all'Assassino gli rivela che se non fosse stato per la stima del figlio avrebbe ucciso anche lui, e intimandogli di non tornare mai più a Costantinopoli, se ne andrà sghignazzando per poi marciare sulla città.
===Leandros===
Comandante del distaccamento di [[bizantini]] che ha occupato [[Masyaf]], riesce a catturare Ezio, dopo un'accanita battaglia contro i suoi soldati nel corso della quale l'assassino perde una delle sue due lame celate. Portato sulla torre più alta della rocca, Leandros cerca di impiccarlo, ma Ezio riusce a fuggire grazie allo spirito di [[Altaïr Ibn-La'Ahad]], che gli indica la strada per poter aggirare i suoi nemici e entrare nella fortezza. Giunto alla porta della biblioteca, Ezio scopre di non poterla aprire perché sono richieste cinque chiavi. Ezio si getta all'inseguimento del nemico nelle distese attorno al villaggio e dopo alcuni scontri tra il suo carro e quello di Leandros, riusce a uccidere il suo bersaglio, entrando in possesso del diario di Niccolò Polo, "La crociata segreta", e scoprendo che una delle chiavi per aprire la biblioteca di Altaïr è in mano ai Templari, mentre le altre sono nascoste a [[Costantinopoli]]. Il mentore decide quindi di recarsi lì prima che i suoi nemici riescano a impossessarsene.
 
Riga 265:
Misterioso individuo provveniente dall'[[Anatolia]], coperto da una armatura d'acciaio. Si tratta del braccio destro di Manuele Paleogo e sua guardia del corpo. Non si sa molto di lui tranne che nutre un profondo odio verso gli [[Ottomani]]. Quando Ezio giunge nella fortezza segreta dei bizantini in [[Cappadocia]], per sventare una volta per tutte la loro ribellione, il suo contatto, l'Assassina ''Dilara'', gli chiederà prima di sabotare i loro arsenali e poi di liberare i suoi uomini prigionieri del Templare. Ezio salva ''Janos'', braccio destro della donna, e tenta di assassinare lo sgherro di Emanuele. Shahkulu riuscirà a resistere miracolosamente alla lama celata, ma solo per poco, visto che perirà comunque per mano di Ezio.
 
===[[Manuele Paleologo]]===
Nipote di [[Costantino XI di Bisanzio]], e ultimo discendente della dinastia dei [[Paleologi]], Manuele è un uomo che ha sempre vissuto nel lusso a causa della sua condizione. Tuttavia egli è anche l'erede mancato dell'impero a causa della [[Caduta di Costantinopoli]], in mano agli ottomani. Smanioso di restaurare l'[[Impero bizantino]], Manuele ha inviato in città contingenti di truppe e raggruppato tutti i sostenitori della sua stirpe sotto il suo stendardo, incontrando anche il favore di molti strati della popolazione, rendendosi così responsabile di centinaia di sommosse contro gli attuali regnanti e di violente battaglie per distruggere i covi degli Assassini in città. Ezio, sapendo che è Manuele il possessore dell'ultima chiave che gli occorre, si reca nel suo covo per recuperarla e distruggendo i mezzi che gli occorrevano per dare vita alla rivolta. Vedendo che quello che sognava è andato inesorabilmente in frantumi, Manuele tenterà la fuga anche per salvarsi dal suo avversario, che lo ucciderà dopo un appassionante duello che segnerà la fine definitiva della sua dinastia e l'ottenimento del prezioso artefatto, scoprendo tuttavia che non era lui il vero capo di questo complotto.
 
Riga 271:
Il principe Ahmet è lo zio di Solimano in quanto fratello di suo padre [[Selim I]]. Nutre una profonda apprensione verso il nipote ed è il suo migliore consigliere, ma non gode dello stesso favore presso il popolo e l'esercito. Volendo conquistarlo per divenire lui sovrano si rivelerà essere lui il vero capo dei Templari. L'attentato al principe aveva infatti lo scopo di rapire Solimano ai bizantini per poi salvarlo lui stesso e apparire come eroe. In cambio ha aiutato gli stessi nella ricerca delle chiavi e a fomentare i disordini voluti da quest'utimi. Dopo che Ezio sventa il piano dei Templari, Ahmet getta la maschera rivelando i suoi veri intenti, affermando che ''Sofia Sartor'', la donna amata dall'Assassino è nelle sue mani, minacciando di ucciderla se non gli consegnerà i sigilli. Tornato in città, Ezio scopre che ''Yusuf Tazim'', il capo della gilda locale degli Assassini, si è sacrificato per proteggerla, e sconfigge le ultime forze dei Templari all'arsenale della città e poi alla [[Torre di Galata]], dove sconfigge gli ultimi bizantini e recupera le ''Chiavi di Masyaf'', apparentemente cedute al nemico. Ezio si arrampica sulla costruzione solo per scoprire che la donna che stava per essere uccisa non è Sofia, che sta infatti per venire impiccata in un giardino poco lontano, e grazie al paracadute Ezio riesce a salvarla. Vistosi ormai perduto, Ahmet tenta la fuga, ma Ezio e Sofia gli stanno alle costole dando vita ad un inseguimento mozzafiato nelle campagne anatoliche. I due si danno battaglia senza pietà arrivando a distruggere entrambi i carri su cui viaggiano, per poi cadere in uno strapiombo dove Ezio riesce a resistere agli attacchi dell'avversario e a indebolirlo fino a giungere a terra. Raggiunti da Sofia, il principe e l'Assassino stanno per darsi battaglia ancora una volta, ma l'improvviso arrivo di un contingente di giannizzeri guidato da Selim in persona li ferma. Ahmet, pietrificato, cerca di avere spiegazioni, invitando loro a fermarsi in quanto il sultano non lo approverà, ma Selim gli rivela che il padre ha abdicato ed è lui il nuovo sultano, in quanto lo ha nominato erede dell'impero. Quindi, riconoscendo il fratello come traditore, lo uccide gettandolo in un burrone nel luogo dove si trovano.
 
==Personaggi di Assassin's Creed III==
 
===[[Connor Kenway]]===
 
[[Connor Kenway]], è il personaggio principale di [[Assassin's Creed III]]. Nato da padre [[Inglese]], e da madre nativa americana, crebbe tra i [[Mohawk]]. Si unì agli Assassini nel [[1770]], all'età di 15 anni, dopo che il suo villaggio venne distrutto in uno scontro con i coloni bianchi, spinto da una grande voglia di [[giustizia]], e dalla voglia di combattere la [[tirannia]]. Poco tempo dopo, scoppierà la [[Rivoluzione Americana]], ed egli, prenderà la decisione di allearsi con i capi della rivoluzione, [[Benjamin Franklin]], e [[George Washington]]. Incontrerà anche altri grandi personaggi illustri dell'epoca, come [[Charles Lee]], e [[Gilbert du Motier de La Fayette]]. Connor, è molto atletico, ed è in grado di arrampicarsi, e saltare da un albero ad un' altro. Inoltre, è in grado di muoversi agilmente in tutti gli ambienti, riuscendo anche a scavalcare ed a passare sotto ogni tipo di ostacolo. Oltre a questo, Connor, è in grado di maneggiare anche due armi contemporaneamente, riuscendo così a combattere facilmente contro uno o più uomini.
 
===[[George Washington]]===