Roderico: differenze tra le versioni
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Alla sua figura si ispira l'[[opera lirica]] di [[Georg Friedrich Haendel]] ''[[Rodrigo ovvero Vincer se stesso è la maggior vittoria]].
== Biografia ==
Nobile visigoto, figlio di Teodefredo di Cordoba (figlio del [[Sovrani visigoti|re dei Visigoti]], [[Chindasvindo]] e di Ricilo o Recilona, proveniente da una nobile famiglia di [[Toledo]], fu dapprima duca della [[Betica]] (''Hispana Baltica''), provincia meridionale del Regno Visigoto.
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{{quote|Hic requiescit Rodericus, rex Gothorum}}
== I Mori nella penisola iberica ==
Sull'intervento dei [[Mori (storia)|Mori]] nella [[penisola iberica]], la tradizione narra che un certo conte Giuliano, governatore cristiano di [[Ceuta]], avrebbe condotto i musulmani nel regno [[visigoto]], per vendicarsi di un torto subito da Roderigo (la figlia, Florinda, detta La Cava, era stata violentata dal [[re dei Goti]]).
Alcuni storici affermano che Giuliano fosse visigoto o Bizantino. Altri storici sostengono che il suo nome fosse Urbano, probabilmente di origine Mora, ma vassallo del re dei visigoti. Indipendentemente dal torto subito, lo storico arabo Saavedra ritiene che Giuliano, governatore bizantino di Ceuta, nel [[708]], attaccato da Musa ibn Nusayr, fosse stato aiutato dal re dei Goti [[Witiza]]; dopo la morte di quest'ultimo, Giuliano, sotto una nuova offensiva araba, accettò di divenire vassallo del [[califfo]] [[Omayyadi|omayyade]] di [[Damasco]], mantenendo il governo di Ceuta.
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Quando i figli di Witiza vennero usurpati chiesero aiuto a Giuliano, che tentò una spedizione nella penisola iberica, senza esito. Ne fu tentata una seconda con l'appoggio di truppe More, guidate da Tariq, che non portò alcuna conquista, ma solo un saccheggio della zona tra [[Tarifa]] ed [[Algesiras]].
Solo l'anno dopo ([[711]]) fu approntato un grosso esercito che, sotto il comando di Tariq, accompagnato da Giuliano, diede inizio alla conquista. Giuliano seguì Musa nel suo viaggio verso la capitale del califfato, [[Damasco]] e poi (probabilmente dopo l'assassinio di Musa) tornò nella penisola iberica dove, secondo lo storico arabo Ibn Iyad, si stabilì a Cordova e suo figlio, Balacayas, diventò apostata e dove continuarono a vivere i suoi discendenti.
== Matrimonio<ref>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/VANDALS,%20SUEVI,%20VISIGOTHS.htm#_Toc179360440#ES Dinastie dei Visigoti]</ref> ==
Roderico sposò Egilona<ref>Egilona dopo la morte di Roderico, in seconde nozze, sposò [[Abd al-Aziz ibn Musa|ʿAbd al-ʿAzīz ibn Mūsā]] il terzo [[wali (governatore)|wālī]]'' di [[al-Andalus]], figlio di [[Musa ibn Nusayr|Mūsā ibn Nuṣayr]], secondo wālī'' di [[al-Andalus]].</ref> da cui non ebbe figli.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
*Rafael Altamira, "La Spagna sotto i Visigoti", in «Storia del mondo medievale», vol. I, 1999, pp. 743-779
*C.H. Becker, "L'espansione dei saraceni in Africa e in Europa", in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 70-96
== Voci correlate ==
*[[Vandali]]
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[[Categoria:Nemici e alleati di Roma]]
[[an:Rodrigo]]
[[ar:رذريق]]
[[bg:Родерих]]
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