Utente:Brianza/sandbox3: differenze tra le versioni

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Dopo un accurato addestramento dei volatili<ref name=frank>{{Cita|frankfurt|1908, p. 814-818|Neubronner|harv=s}}.</ref>, il farmacista sperimentò la tecnica liberandoli in un luogo distante circa 60 Km da casa.<ref>{{Cita|baviera|1908, p. 485-487|AA. VV.|harv=s}}.</ref>
I piccioni percorrevano la rotta prestabilita per il ritorno ad un'altezza compresa tra i 50 e i 100 metri dal suolo <ref>{{Cita|giulio|p. 544-553|Feldhaus|harv=s}}.</ref> e a distanza di tempi prestabiliti, il timer di autoscatto provvedeva alla registrazione fotografica.
 
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Dopo aver scattato alcune foto mentre viaggiava in treno e mentre cavalcava una slitta,<ref name=qwerty/> Neubronner iniziò a sviluppare una fotocamera di dimensioni ridotte che si sarebbe potuta facilmente adattare al petto di un piccione grazie ad un'imbracatura ed un rivestimento di alluminio. Utilizzando dei prototipi di macchine fotografiche il cui peso era compreso tra i 30 e i 75 grammi, i piccioni vennero così attentamente addestrati dal farmacista tedesco. Lo stesso, poi, per un certo periodo di tempo liberò i suoi volatili in un luogo distante 60&nbsp;km dalla sua casa; dopodiché gli uccelli avrebbero percorso (naturalmente volando) una rotta prestabilita, ad un'altezza compresa tra i 50 ed i 100 metri dal suolo.
 
[[File:Pigeon photographers and aerial photographs.jpg|thumb|450px|left|Collage di alcune fotografie scattate da un piccione fotografo:
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<li> Nelle due immagini a sinistra: alcuni scorci di Kronberg, la città natale di Neubronner; si notino le ali del pennuto alle estremità delle foto.]]
 
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Neubronner dotò le sue macchine fotografiche anche di un timer, che riportava il tempo trascorso prima dello scatto di una fotografia; inoltre ristrutturò anche la sua colombaia, che diventò di una grandezza tale da poter accogliere dei piccioni fotografi.<ref name=frank/>
 
Dopo aver riscosso un discreto successo, il farmacista tedesco decise di brevettare la sua invenzione. Inizialmente il suo «metodo per scattare fotografie di paesaggi dal lassù» fu rifiutato dall'ufficio brevetti; tuttavia, dopo che Neubronner presentò loro alcune istantanee scattate dai suoi piccioni fotografi, riuscì ad ottenere il brevetto.<ref name=anno>{{Cita|anno|1920, p. 23-31|Neubronner|harv=s}}.</ref>