Gneo Sergio Fidenate Cosso: differenze tra le versioni

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== Terzo tribunato consolare ==
Nel [[380 a.C.]] fu eletto [[tribuno consolare]] con [[Servio Cornelio Maluginense (tribuno consolare 386 a.C.)|Servio Cornelio Maluginense]], [[Lucio Valerio Publicola]], [[Licinio Menenio Lanato]] II, [[Publio Valerio Potito Publicola]] III<ref>Tito Livio, Ab Urbe condita, VI, 3, 27, nomina 6 tribuni consolari per quell'anno. L. et P. Valeriis, Lucio per la quinta volta, Publio per la terza, C. Sergio per la terza volta, Licinio Menenio per la seconda, e poi P. Papirio e Ser. Cornelio Maluginense</ref>.
 
L'anno fu contrassegnato dalle dispute tra patrizi e plebei sulla questione dei cittadini romani tratti in schiavitù per debiti. Dei contrasti interni provarono ad approfittarne gli abitanti di [[Preneste]], che arrivarono fin sotto a [[porta Collina]]. Allora per scongiurare il pericolo esterno, ma anche per limitare il potere dei [[tribuno della plebe|tribuni della plebe]], il Senato nominò [[dittatore romano|dittatore]] [[Tito Quinzio Cincinnato Capitolino]] che condusse i romani alla vittoria contro i Prenestini<ref>Tito Livio, "Ab Urbe Condita", VI, 3, 27-29.</ref>.
 
 
==Note==