Gioconda: differenze tra le versioni
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[[Sigmund Freud]] interpretò il sorriso come simboleggiante l'attrazione erotica di Leonardo nei confronti della sua cara madre. Altri lo hanno descritto come innocente e invitante al tempo stesso.
L'identità della donna ritratta nel dipinto non è del tutto certa, anche se recentemente lo studioso fiorentino [[Giuseppe Pallanti]], confermato dalle testimonianze del [[Vasari]], ha scoperto che apparteneva a Monna Lisa Gherardini, una donna proveniente dalla piccola nobiltà rurale vissuta tra la fine del '400 e l'inizio del '500, andata come seconda moglie in sposa a Francesco Bartolomeo del Giocondo (da cui il nome di "Gioconda").
Vasari però ha lasciato una descrizione del quadro che non corrisponde alla realtà: Vasari esalta l'abilità straordinaria di Leonardo nel descrivere la peluria delle sopracciglia (che la Gioconda non ha), descrive anche la lunghezza arcuata delle ciglia (che sono invece corte), esalta le fossette sulle guance (fossette che non ci sono).
Precedenti ricerche affermavano già che si trattasse della benestante signora fiorentina, Madonna Lisa del Giocondo, da cui deriva l'altro nome con cui è conosciuto il [[ritratto]], ma non ne avevano prove documentarie (ritrovate dal Pallanti). Comunque è anche possibile che Leonardo non abbia dipinto una persona specifica. Alcuni sostengono anche che si tratti in realtà di un autoritratto dove Leonardo si è raffigurato in versione femminile.
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