Guidonia Montecelio: differenze tra le versioni

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[[File:Lago della Regina - Guidonia.jpg|thumb|240px|left|''Lago della Regina'', la maggiore delle due sorgenti che alimentano le terme]]Dei molti laghi, rivi e stagni che arricchivano il territorio di un ambiente e di un clima marino, la vasta opera di bonifica compiuta nei secoli, ha lasciato solo poche tracce. Ne rimane testimonianza nei toponimi che rimandano alla natura [[palude|paludosa]] del terreno: ''Lago dei Tartari, Acque Sparse, Valle Pilella, Pantano, Pantanelle, La Botte, Callarelle, Bollente, Formello''<ref>Pilella, Callarella (Pentola), Bollente: indicano una pozza d'acqua sorgiva ricca di gas che risalgono in superficie.<br />Formello: canale di drenaggio.<br />Botte: bacino d'acqua.</ref>.
Per quel che concerne i corsi d'acqua che dal settore settentrionale scendono verso valle, essi hanno creato nel tempo incisioni nel terreno più o meno rilevanti e per questo vengono definiti fossi; tra tutti spiccano il ''Fosso dei Prati'' che scorrendo lungo la piana di Guidonia e tra i due insediamenti abitativi di Villanova e ''Campo Limpido'' sfocia nell'Aniene seguendo un andamento pressoché rettilineo, almeno sino in prossimità del ''Ponte delle Vigne'' e il ''Fosso di Marco Simone'' che scorre parallelo alla via provinciale Palombarese e si arricchisce delle acque di numerosi altri rivi (''S.Antonio, Poggio Gentile, S.Lucia, Inviolata'' e ''Capaldo'').
Nella parte orientale dell'area, l'acqua agisce come elemento costruttore, sia depositando i travertini dalle acque sorgive ricche di [[calcare]], sia lasciando i detriti precedentemente prelevati dalle zone più rilevate. Qui è predominante il fenomeno delladelle acque termali, con i due laghi delle ''Colonnelle'' e della ''Regina'', che alimentano con 3.000 litri al secondo<ref>{{cita web|url=http://www.termediroma.org/it/aa_classificazione.html|titolo=Terme di Roma | La Classificazione delle Acque Albule|accesso=15 maggio 2009}}</ref> le ''Terme di Bagni'' in concessione al limitrofo comune di Tivoli. Devono il loro nome rispettivamente al ritrovamento di colonne di marmo delle antiche terme romane e per la supposta presenza della villa della regina [[Zenobia]].
Poco a nord dei due laghi sulfurei, troviamo uno stagno di acqua dolce detto ''Lago di San Giovanni'', stretto tra le strade e gli edifici.
 
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Il paese di ''Monticelli'', modificato in Montecelio con [[regio decreto legge]] n°912 del [[23 giugno]] [[1872]], prende il nome dalla due cime su cui è posto. Il primo documento medievale che ne attesta l'esistenza lo definisce ''Castrum Monticellorum''.
Il nuovo toponimo, attribuito a causa dei numerosi omonimi all'indomani dell'annessione dello [[Stato Pontificio]], non era del tutto arbitrario. Già nel [[XVI secolo]] lo si usava in ambiente dotto, ritenendo che ''Monticelli'' fosse una corruzione popolare di ''Mons Celii'' etimo derivato da un presunto possedimento della dell'antica ''gens Celia''.
{{Quote|''Il territorio della Terra di Monte Celio in Latio è diviso circa alli terreni canovativi per le annue sementi de grani biade et altro in quattro parti...''}}
[[File:Alessandro Guidoni.jpg|border|90px|left]]Guidonia ha un suo [[eponimo]]: [[Alessandro Guidoni]], generale dell'Aeronautica, perito tragicamente il [[27 aprile]] [[1928]] precipitando durante una prova di lancio con il paracadute nei pressi dell'allora Campo d'Aviazione di Montecelio.
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Verso la fine del Millennio, riprende la vita sociale intorno alle torri sparse lungo gli assi viari della Tiburtina e della Nomentana e nasce l'insediamento di ''Monticelli'' che presto si sdoppierà in due borghi distinti: il ''Castrum Montis Albani'' e il ''Castrum Monticellorum'', che ha la sua data di fondazione ufficiale nel [[998]], ed accoglie le prime popolazioni stabili, proprio intorno alla rocca, sul punto più alto della collina.
Alla fine del [[X secolo]] esisteva già la Rocca, cioè il castello fortificato fatto costruire dai Crescenzi signori del posto. Infatti vi fu tenuto prigioniero, verso il [[1002]], un Abate dell'Abbazia di Subiaco, con la quale questi signori erano in lotta per il dominio del territorio Tiburtino.
Sul ''monte del Sorbo'' era nato nel [[XII secolo]] un villaggio cinto da mura, ma alla fine del 1300Trecento vi risiedevano solo dieci famiglie e nel 1400Quattrocento, ormai disabitato, venne ridotto a casale agricolo.
 
[[File:Tor de' Sordi.jpg|thumb|240px|left|''Tor de' Sordi'', XIII secolo - XVII secolo]]Nel sito fortificato di ''Tor de' Sordi'' si sviluppò nel corso del [[XIII secolo]], epoca di operazioni militari nella zona, ma non ebbe mai un'estensione di tipo villaggio. La struttura mostra il caratteristico aspetto di un piccolo castello fortificato, costruito intorno al [[1600]], si sviluppa attorno ad una torre medievale d'avvistamento a pianta quadrangolare che conserva ancora il rivestimento originario di pietra del XIII secolo. Da questo si diparte una lunga cinta muraria che delimita la corte interna<ref>{{cita web|url=http://www.tordesordi.it/|titolo=Tor de' Sordi - Storia.|accesso=05-09-2009}}.</ref>.
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Alla fine del [[XIV secolo]] erano già fondate la Chiesa di San Lorenzo, entro il nucleo abitato, e la Chiesa vecchia di San Giovanni Evangelista, sviluppatasi da un insieme di cappelle annesse al cimitero costituito presso l'area pianeggiante tra le due cime cornicolane<ref name="cita|Cardoni et al"/>.
 
I confini di ''Monticelli'' arrivavano allora sul ''fosso del Cupo'', dal momento che i Crescenzi, nel [[XII secolo]], avevano tentato inutilmente di estenderne il territorio a spese del Monastero di San Ciriaco, possessore di una tenuta al di là di quel corso d'acqua. Dal loro dominio il borgo uscì all'inizio del 1200Duecento e le alterne vicende politiche dell'epoca lo portarono con il suo territorio sotto la signoria di diverse famiglie feudali legate al Papato, tra queste i Gottifredo, i [[Colonna (famiglia)|Colonna]], i Capocci. Questi ultimi ne conservarono il possesso, tranne brevi periodi, fino al termine del [[XIV secolo]] quando, con la restaurazione operata da [[Bonifacio IX]] nei domini della Chiesa, ''Monticelli'' venne a trovarsi sotto i Monaci di San Paolo.
Il borgo non era ancora cinto da mura; solo con lo sviluppo urbanistico tra il [[XV secolo|1400]] e il [[XVII secolo|1600]] si delinea un vero sbarramento costituito dalle stesse case della periferia a forma di quadrilateri o torri.
In quell'arco di tempo altre tre famiglie si succedono a dominare il paese: gli [[Orsini]], i [[Della Rovere]] e i Cesio sorgono in questi secoli le Chiese di S. Antonio, S. Antonino e S.Biagio. Le nuove costruzioni urbane seguono lo schema iniziale di disposizione e l'abitato si sviluppa specialmente nei quartieri più vicini alla Rocca.
 
[[File:Mappa di Eufrosio della Volpaia.jpg|thumb|240px|right|Mappa di Eufrosino della Volpaia. A volte imprecisa e non in scala, tuttavia illustra fedelmente la situazione del territorio nel XVI secolo. Si riconoscono le sorgenti delle acque sulfuree, la via Tiburtina sulla destra e le cave di calce e i forni a cono tronco (le calcare) in località ''Le Fosse'']]L'ampliamento urbano seguiva l'accrescimento della popolazione. Sappiamo, a questo proposito, che un aumento demografico rilevante si era verificato verso la metà del 1500Cinquecento, in seguito alla riattivazione delle cave di travertino delle ''Fosse'' e delle ''Caprine'' per fornire materiali alla costruzione di [[San Pietro in Vaticano]]. Sembra che in quell'occasione parecchi lavoratori sopraggiunti da fuori venissero a stabilirsi nel paese.
 
L'aumento degli abitanti è testimoniato anche dal fatto che le conserve d'acqua scavate sotto la Rocca non furono più sufficienti all'approvvigionamento idrico e se ne dovettero approntare altre due.
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La malaria del resto, aveva reso tragicamente inutili tutti i numerosi tentativi compiuti nei secoli precedenti per popolare le campagne. Solo nel [[1899]] si definirono le esatte cause del morbo, la sua propagazione per mezzo della [[zanzara anofele]] e si riuscì a stabilirne la corretta [[profilassi]] a base di [[chinino]]<ref name="cita|Cardoni et al"/>.
 
[[File:Trasporto travertino su aniene.jpg|thumb|240px|right|Blocchi di travertino avviati verso l'Aniene (fine '800Ottocento)]][[File:Bonifica Guidonia.jpg|thumb|240px|right|Lavori di bonifica a Guidonia. Si dissoda il terreno per prepararlo alla coltivazione. Grandi [[erpice|erpici]] spaccano lo strato superficiale duro e calcareo, i blocchi sono portati via mentre si procede allo sterro ed al successivo drenaggio]]A partire dal [[1900]] iniziò un imponente campagna profilattica che vide impegnati dottori e volontari della [[Croce Rossa]]. Da luglio ad ottobre ambulanze su carri, cariche di chinino e strumenti per il primo soccorso, si disperdevano nella Campagna Romana compiendo un censimento della popolazione sparsa nelle aziende agricole informandoli sulle procedure per la prevenzione, distribuendo medicinali e curando i contagiati.
 
Le migliorate condizioni ambientali diedero impulso alla all'agricoltura ed ai lavori di [[Bonifica idraulica|bonifica]]. La conseguenza fu un vertiginoso aumento della [[immigrazione]], uomini e donne si affollavano, spesso con le proprie famiglie, in villaggi di capanne in condizioni di grande precarietà.
Nella loro disperata ricerca di lavoro venivano sfruttati dal [[caporalato]] che ne aveva in mano i destini, le donne umiliate, i bambini lasciati a se stessi quando non avviati precocemente al lavoro.
Dalle relazioni dei medici e degli insegnanti abbiamo il più veritiero resoconto delle reali condizioni di vita di questa popolazione eterogenea e povera, primo nucleo dei centri abitati di ''Le Fosse'' (Villalba), ''Le Sprete'' (ora Villanova) Castel Arcione, Marco Simone, ''Tor Mastorta''.
Un mutamento che si è inserito in quello più ampio dell'Agro Romano che passò da 5.000 residenti del [[1870]] ai 74.000 degli [[anni 1930|anni trenta]] fino alle odierne centinaia di migliaia con l'esplosione delle borgate diventate popolose [[circoscrizione|circoscrizioni]]<ref name="cita|Cardoni et al"/>.
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Durante la [[prima guerra mondiale]] emerse con chiarezza che i recenti sviluppi della tecnica aeronautica conferivano all'Aviazione significative potenzialità belliche, di conseguenza le nazioni contendenti cercarono di accrescere le proprie capacità in questo nuovo tipo di guerra. A tal fine, nel [[1916]] venne decisa la costruzione, in località ''La Prata'', di un campo di addestramento per piloti militari. Questo campo fu intitolato al [[tenente colonnello]] [[Pilota (aviazione)|Pilota]] [[Alfredo Barbieri]], morto in combattimento il [[18 febbraio]] dello stesso anno. Al termine della Prima guerra, il Campo di Montecelio fu adibito ad attività di ricerca e sperimentazione, e vi fu dislocata la ''Direzione Sperimentale dell'Aviazione''.
 
[[File:Cartolina Regio Aeroporto Alfredo Barbieri Montecelio.jpg|thumb|240px|right|Disegno commissionato dal ''Regio Aeroporto Alfredo Barbieri di Montecelio'' (1930)]][[File:Foto storica stazione di guidonia.JPG|thumb|240px|right|Stazione ferroviaria ''Montecelio - S. Angelo'', attualmente stazione di Guidonia (1931)]]La decisione di collocare, in piena guerra, un aeroporto militare intorno al cinquecentesco ''Casale dei Prati'' che ne ospitò il comando, diede una un'inaspettata svolta al destino di Montecelio.
 
Era una zona spopolata al confine di Tivoli, ricca di piatti pascoli e terreni seminativi, servito dalla [[Ferrovia Roma-Sulmona|linea ferroviaria Roma-Sulmona]], a cinque chilometri di distanza dall'abitato che offriva la manodopera necessaria per il suo funzionamento.
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[[File:Guidonia Montecelio-Stemma.png|140px|left|Stemma del comune di Guidonia Montecelio]]
==== Blasonatura stemma ====
{{quote|''Partito al 1°º rosso alla banda d'oro caricata dalle lettere maiuscole S.P.Q.C.; al 2°º azzurro ai tre monti di verde, su quello di mezzo più alto una cornacchia al naturale rivolta a destra. Lo stemma è cimato dalla corona turrita del comune''}}
 
==== Blasonatura gonfalone ====
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=== Musei ===
* ''Antiquarium''. Inaugurato nel marzo [[2000]]. Si trova nello storico centro palazzetto dell'ex oratorio che affaccia proprio sulla piazza principale di Montecelio. Tenuto conto della non eccessiva ampiezza dei locali espositivi, l'itinerario museale offre una documentazione completa delle culture succedutesi nel territorio comunale a partire dalla preistoria, con particolare riguardo all'aspetto prevalente e di maggiore valenza presente, la tipologia della villa romana nei suoi aspetti rustico e rustico-residenziali.
* ''Museo della Via Cornicolana''. Si trova nella cripta della chiesa di Santa Maria a Setteville in quanto durante la costruzione di questa chiesa venne scoperto il tracciato della dell'antica strada romana (Gemina via Tiburtina) che dipartendosi dalla Tiburtina all'altezza della dell'attuale Setteville si dirigeva verso l'attuale Guidonia, passava sotto Montecelio e proseguiva verso la Sabina. Grazie alla collaborazione tra la Curia Romana, la Soprintendenza archeologica del Lazio ed il Comune il tracciato della strada romana è stato conservato nella Cripta che ospita anche numerosi reperti antichi provenienti dal territorio e da recuperi fatti dalle Forze dell'ordine.
 
=== Media ===
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=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Giappone|Kawasaki|Annianni '70settanta}}
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Cape Canaveral|1988}}.
* {{Gemellaggio|Russia|Kašira|anni '90novanta}}.
 
=== Altre informazioni amministrative ===
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=== Servizi ===
[[File:Panoramica centro agroalimentare romano.jpg|thumb|310px|right|Il ''Centro Agroalimentare Roma'']]Ospita nel suo territorio il ''CAR'', Centro Agroalimentare Roma. Nel proprio territorio insiste inoltre la riserva mineraria termale ad oggi ancora non sfruttata dalla città di Guidonia ed in concessione alla vicina Tivoli, mentre nella stagione estiva è aperto il parco acquatico ''Aquapiper'' in questi ultimi anni è nato Il Tiburtino Shopping Center, situato nell’areanell'area Nord-Est della Capitale, ha iniziato la sua attività il 2 aprile 2009, all’internoall'interno ci sono 120 attività commerciali di cui 117 al primo piano e 3 al piano seminterrato. Il centro è dotato di un parcheggio con 4000 posti auto.
 
== Geografia antropica ==
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Negli anni ottanta con l'aumento del prezzo delle case di Roma molti costruttori e cooperative hanno scelto di costruire edifici, anche di edilizia popolare ed economica, alti anche più di cinque piani simili a quelli realizzati a [[Tor Bella Monaca]] e a [[Corviale]] nel comune di Roma. Anche in questo caso, come nelle altre due zone romane, la scarsa mancanza di servizi ed opere pubbliche collegati a queste realizzazioni edilizie ha determinato diverse situazioni di degrado.
 
Lo sviluppo veloce dell'edilizia ha provocato nel tempo l'aggregazione di quartieri distanti tra loro. Le varie circoscrizioni mantengono comunque una un'autonomia tra di loro e per i servizi spesso si appoggiano frequentemente ai comuni limitrofi, in particolare le frazioni che si trovano sulla via Tiburtina fanno spesso riferimento a Roma o a Tivoli, anche a conseguenza della carenza di alcuni servizi pubblici essenziali come ad esempio gli ospedali.
 
L'antico borgo di Montecelio ha rilevanza storica, ma difficilmente viene visto come centro della città. Più frequentemente è il quartiere sorto intorno all'aeroporto di Guidonia ad essere considerato come centro cittadino.
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=== Ferrovie ===
* [[File:Bahn aus Zusatzzeichen 1024-15.svg|25px]][[File:Ferrovia regionale laziale FR2.svg|29px]][[File:Stazione di Guidonia Montecelio - S. Angelo.jpg|thumb|right|240px|La stazione ferroviaria di Guidonia – Montecelio – Sant'Angelo]] Nel centro cittadino è presente la [[Stazione di Guidonia-Montecelio-Sant'Angelo|stazione di Guidonia &nbsp;– Montecelio&nbsp;– Sant'Angelo]], ubicata lungo la ferrovia [[Ferrovia Roma-Pescara|Roma&nbsp;– Pescara]] e servita dalla linea regionale [[FR2 (ferrovia regionale del Lazio)|FR2]] che congiunge la [[stazione di Roma Tiburtina]] alla [[stazione di Tivoli]].
La tratta [[Stazione di Lunghezza|Lunghezza]] - Guidonia è a binario singolo e, con una cadenza di un treno all'ora e i frequenti ritardi, non consente una valida alternativa all'utilizzo dell'auto privata<ref name="Tivoli-Roma"/><ref>{{Cita news|lingua=|autore=Yari Riccardi - Silvia Valente|url=http://www.dentromagazine.com/edizioni/12_03_04_2009.pdf|titolo=Tivoli – Roma/Viaggio sui binari del trasporto locale: l'odissea dei pendolari|pubblicazione=http://www.dentromagazine.com/|giorno=3|mese=04|anno=2009|pagina=6|accesso=3/04/2009|cid=}}</ref>. È previsto entro il dicembre del [[2014]] il raddoppio dei binari in questo tratto e la costruzione della nuova stazione di Colle Fiorito con annessi 586 posti per auto e 36 stalli per le moto<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/02/12/news/trasporti-12374342/|titolo=Fr2, presentati i nuovi lavori raddoppio Lunghezza-Guidonia|pubblicazione=roma.repubblica.it|giorno=12|mese=2|anno=2011|pagina=|accesso=13/02/2011|cid=}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=http://guidonia.romatoday.it/guidonia-tivoli-metropolitana-rmf2-lavori-fine-novembre.html|titolo=A fine novembre partono i lavori per la metropolitana di superficie|pubblicazione=guidonia.romatoday.it|giorno=5|mese=11|anno=2010|pagina=|accesso=06/11/2010|cid=}}</ref>, situata circa 900 metri prima della vecchia stazione di Guidonia che sarà soppressa. Il raddoppio, dell'estesa complessiva di circa 10&nbsp;km, è previsto in sostanziale affiancamento al binario esistente, ad esclusione di un breve tratto in variante funzionale alla realizzazione della nuova fermata di Bagni di Tivoli. La tratta, elettrificata, sarà dotata di distanziamento automatico dei treni e sistema di controllo marcia treno<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=http://www.regione.lazio.it/web2/main/sala_stampa/news_dettaglio.php?id=3243|titolo=Migliori collegamenti e rispetto per l'ambiente con il raddoppio della ferrovia FR2|pubblicazione=regione.lazio.it|giorno=7|mese=12|anno=2008|pagina=|accesso=02/01/2009|cid=}}</ref><ref>[http://www.italferr.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=72a572bb09aca110VgnVCM1000003f16f90aRCRD Italferr - Nodo di Roma] URL consultato il 11-09-2009</ref>.
 
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== Sport ==
[[File:Campo sportivo Guidonia.jpg|thumb|310px|right|Il campo sportivo della dell'A.C.D. Guidonia Montecelio]]
[[File:Panoramica Pista d'Oro.jpg|thumb|310px|right|Il kartodromo ''Pista d'Oro'']]
=== Basket ===
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<gallery>
File:Monumento_Maurizio_Simone.jpg|<center><small>Monumento al Tenentetenente Maurizio Simone</small>
File:Monumento ai caduti Guidonia.jpg|<center><small>Monumento ai caduti</small>
File:Momento ai caduti Guidonia dettaglio epitaffio.jpg|<center><small>Monumento ai caduti, dettaglio epitaffio</small>
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* Eugenio Moscetti, Francesca Toto (a cura di), ''Guidonia Montecelio. Guida ai servizi turistici e socio-culturali'', Guidonia 2010 (ISBN non disponibile)
* Simone Saccucci, ''Se sentivano le rane nel fiumiciattolo'', 2007. (ISBN non disponibile)
* Salvatore G. Vicario, Eugenio Moscetti (a cura di), ''Guidonia Montecelio. Città delle ali'', Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 2003. (ISBN 8824034659
* Alfonso Masini ''L'Aeroporto A. Barbieri'' in ''Guidonia Montecelio Città delle Ali" cit.