Barcola: differenze tra le versioni

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Questo sistema di "smaltire" i rifiuti, creando "''discariche con ricupero ambientale a fine turistico ricreativo''", è tipico della [[Provincia_di_Trieste|Provincia di Trieste]]: un'altra simile discarica a mare illegale è stata realizzata nel 2000 nel [[Muggia|Comune di Muggia]] (il Terrapieno Acquario, destinato ad attività balneare ma ora chiuso al pubblico), così come l'intera zona industriale fra la valle delle Noghere e la valle di Zaule è stata edificata sopra interramenti di rifiuti urbani e pericolosi industriali sversati illegalmente.<ref>[http://www.greenaction-transnational.org/index.php?option=com_content&view=article&id=136:d-come-discariche&catid=36:campagna-inquinamento&Itemid=41 Greenaction Transnational]</ref>
Da citare, anche la collina artificiale posta immediatamente prima di Porto San Rocco ([[Muggia|Comune di Muggia]]), costruita con i materiali di scavo provenienti dai lavori con cui fu realizzato il borgo artificiale di Porto San Rocco a fine anni '90. Questa collina di rifiuti tossico nocivi costruita a fronte mare, 18.000 metri cubi di terra inquinata provenienti dal cantiere del marina turistico, è stata poi celata sotto un parco giochi per bambini. Fra i vari inquinanti, contiene alte concentrazioni di [[metalli pesanti]], che rischiano di percolare nel mare antistante.<ref>[http://www.malitalia.it/2011/10/la-collina-della-vergogna-di-porto-san-rocco/ Malitalia.it]</ref>
[[File:Terrapieno barcola.jpg|thumb|right|270px|Proprio di fronte al [[Faro_della_Vittoria_(Trieste)|Faro della Vittoria]] sorge il terrapieno discarica principale di Barcola, fortemente inquinato da [[diossina]], [[idrocarburi]], e [[metalli pesanti]] e, che contamina anche il mare antistante]]
 
Il terrapieno di Barcola invece inquina ''dimostrabilmente'' il mare antistante; fra le tesi della Procura della Repubblica che ha indagato su questa discarica a mare illegale si legge infatti: ''"Tale discarica è da qualificarsi come discarica di rifiuti pericolosi [...] i rifiuti sono stati discaricati nell’area di Barcola determinando un danno irreversibile all’ambiente. Poichè tale materiale contaminato è stato discaricato senza che sia stata adottata alcuna opera di impermeabilizzazione nè alcuna barriera che impedisse il suo contatto con l'ambiente ed in particolare con le acque marine antistanti e sottostante, esso nel tempo è stato e sarà lisciviato dalle acque marine meteoriche, dalle altre acque di percolazione e dal moto ondoso e trasferito in mare. [...] Che le scorie dell'inceneritore fossero tali da cedere gli inquinanti in esse contenuti era comunque noto anche all'epoca dell'abbancamento nell'area di Barcola come dimostrato dall'indagine svolta nel 1981 dal Laboratorio di Igiene e Profilassi di Trieste"''.<ref>[http://www.greenaction-transnational.org/index.php?option=com_content&view=article&id=125:terrapieno-di-barcola-una-bomba-ecologica-nel-golfo-di-trieste&catid=1:campagna-coste&Itemid=50 Greenaction Transnational]</ref>