Libro Nono della Metafisica: differenze tra le versioni

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possieda ---> possegga
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*e, più importante tra tutti, l'essere come le categorie.
 
Dunque, l'atto e la potenza sono modi in cui si dice l'essere. L'intuizione fondamentale che sta alla base della dottrina è che ogni ente diviene, cambia. Questo mutamento però è reso possibile da una ''proprietà intrinseca'' dell'ente, che esisteva già prima del mutamento stesso. Per esempio, un cuscino può essere compresso, ma questo presuppone che esso possiedapossegga già da prima la ''capacità'' di essere compresso.
*Questo è un caso di ''potenzialità passiva'', perché il cuscino può subire un mutamento da parte di un agente esterno. Lo stesso discorso sarà valido per un pezzo di legno, che può essere bruciato, la lana, che può essere filata, il marmo, che può essere intagliato.
*Vi sono poi i casi di ''potenzialità attiva'', cioè quelli in cui un ente subisce un mutamento ad opera di sé stesso: è il caso del seme che ha la "capacità" (potenzialità, dice Aristotele) di crescere e divenire frumento, o dell'embrione di divenire uomo. Lo stadio in cui il mutamento preso in considerazione sarà realizzato, sarà lo stadio dell'''atto''.