Scotti Mod. X: differenze tra le versioni
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L'arma, per semplificarne la produzione, faceva ricorso a canna, serbatoio, alzo, l'attacco per la baionetta e le guarnizioni del [[Carcano Mod. 91]] prodotte dalla [[Fabbrica d'Armi del Regio Esercito di Terni]]. Calcio, culatta, otturatore ed il resto erano prodotte ed assemblate dalla Autoscotti.
Il funzionamento è a recupero di gas con [[Otturatore (armi)|otturatore]] rotante. L'arma spara solo in [[Arma semi-automatica|semiauto]], ad otturatore aperto. Il pistone a lunga corsa è posizionato sotto la [[Canna (armi)|canna]], nella [[Cassa (armi)|cassa]]. L'alimentazione avviene arretrando l'otturatore fino allo scatto d'arresto, quindi si introduce dall'alto la stessa lastrina da 6 colpi nel [[Carcano Mod. 91|Mod. 91]]. Al momento del fuoco l'otturatore avanza inserendo la cartuccia; il [[percussore]] fisso fa esplodere il colpo e quindi l'otturatore arretra bloccandosi in apertura fino allo scatto successivo del [[grilletto]]. Quando l'otturatore inserisce l'ultima cartuccia della lastrina nella camera di scoppio, questa, vuota, fuoriesce per gravità da una fessura sotto il serbatoio. La sicura si inserisce facendo scattare in avanti il grilletto, che cosi abbassa la lastrina nel serbatoio impedendo l'inserimento della prima cartuccia presentata. Continuando a spingere avanti il grilletto, si manda in chiusura l'otturatore, ovviamente senza colpo.
== Voci correlate ==
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