Giosuè Carducci: differenze tra le versioni

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Di questi anni è l'ampia produzione poetica che verrà raccolta in ''Rime Nuove'' ([[1861]]-[[1887]]) e in ''Odi barbare'' ([[1877]]-[[1889]]). Proseguì l'insegnamento universitario e alla sua scuola si formarono personalità come [[Giovanni Pascoli]]<ref>[http://www3.unibo.it/avl/storia/carducci.htm Università di Bologna]</ref>, [[Severino Ferrari]]<ref>[http://www.casacarducci.it/comitatonazionale/profilo.htm Comitato Nazionale per il centenario della morte di Giusuè Carducci]</ref>, [[Giuseppe Albini (filologo)|Giuseppe Albini]], [[Vittorio Rugarli]], [[Adolfo Albertazzi]], [[Giovanni Zibordi]], [[Niccolò Rodolico]], [[Renato Serra]], [[Ugo Brilli]], [[Alfredo Panzini]]<ref>Vedi l'opera ''Carducci'' di Renato Serra e Alfredo Panzini</ref>, [[Manara Valgimigli]]<ref>http://www.liceolevi.it/manaravalgimigli.htm</ref>, [[Luigi Federzoni]], [[Guido Mazzoni (letterato)|Guido Mazzoni]], [[Gino Rocchi]], [[Alfonso Bertoldi]], [[Flaminio Pellegrini]] ed [[Emma Tettoni]].
 
Nel [[1873]] si recò per la prima volta a [[Roma]] e pubblicò ''A proposito di alcuni giudizi su A. Manzoni'' e ''Del rinnovamento letterario d'Italia''. Nel [[1874]], fece pubblicare la prima edizione a stampa dell'opera di [[Leone Cobelli]], storico del XV secolo, le "Cronache Forlivesi", di cui aveva curato l'edizione insieme ad [[Enrico Frati]].
 
Il [[1877]] privò Carducci di due cari amici; in maggio morì il suocero Francesco Menicucci, mentre in giugno, nel corso di una visita a Seravezza con Chiarini, salutò con profonda commozione [[Francesco Donati]], malato e conscio di non aver più molto da vivere. Non sopravvisse un mese a quello straziante incontro, spegnendosi il [[5 luglio]]. Lo stesso mese (poi anche in ottobre) fu commissario per gli esami di licenza liceale a [[Perugia]], rimanendo colpito da una gita ad [[Assisi]]. I due soggiorni umbri partorirono il sonetto ''Santa Maria degli Angeli'' - dedicato a [[san Francesco]] - e il ''Canto dell'Amore''.<ref>G.Chiarini, pp.200-206</ref>