Giuseppe d'Arimatea: differenze tra le versioni

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=== Vangelo di Nicodemo ===
 
Il ''[[Vangelo di Nicodemo]]'' tratta più ampiamente la [[deposizione di Gesù]] e il ruolo svoltovi da Giuseppe.
 
Dopo aver chiesto il corpo di [[Gesù]] a [[Pilato]], Giuseppe e [[Nicodemo (discepolo di Gesù)|Nicodemo]] lo prepararono e misero nella tomba che Giuseppe aveva fatto scavare per sé. Gli anziani ebrei si arrabbiarono per il fatto che Giuseppe aveva sepolto Gesù e lo fecero arrestare, imprigionandolo e sigillando la porta della sua cella, che fecero custodire da una guardia, ma Giuseppe scomparve dalla cella senza che i sigilli fossero rotti.
 
Giuseppe ricomparve poi nella sua città, [[Arimatea]]. Gli anziani ebrei, avendo mutato opinione e avendo deciso di volersi confrontare più pacatamente con Giuseppe, gli mandarono una lettera di scuse tramite sette suoi amici. Giuseppe tornò allora da Arimatea a [[Gerusalemme]] e, dinanzi agli anziani, raccontò che era rimasto nella cella per tutto il sabato, ma che a mezzanotte comparvegli era comparso Gesù in persona, che lo portòaveva portato a vedere la tomba dove Giuseppe l'aveva sepolto e poi, sebbene le porte fossero chiuse, lo feceaveva fatto entrare nella sua casa.
 
Giuseppe confermò la [[risurrezione di Gesù]] ai sommi sacerdoti [[Anna (sommo sacerdote)|Anna]] e [[Caifa]], dicendo che era poi asceso in cielo e che altre persone erano risorte dai morti in quella occasione;<ref>Si veda ''Vangelo secondo Matteo'', {{passo biblico|Mt|27,52-53}}.</ref> in particolare, Giuseppe indicò che tra essi vi erano due figli del sommo sacerdote Simone.<ref>Si veda ''Vangelo secondo Luca'', {{passo biblico|Lc|2,25-35}}.</ref> Anna, Caifa, Nicodemo e Giuseppe, assieme a [[Gamaliele]], si recarono ad Arimatea per interrogare i figli di Simeone, Carino e Lentio.
 
=== Letteratura cristiana delle origini ===