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In [[informatica]],
== Storia dell'
=== La genesi del
Le origini di quello che solo da pochi anni viene chiamato
Negli [[anni 1940|anni Quaranta]] e [[anni 1950|Cinquanta]] ciò non succedeva spesso, in quanto esistevano pochi esemplari di [[computer]] uguali, e le poche organizzazioni che li utilizzavano avevano problemi non standard. Le conoscenze di programmazione erano più simili alle conoscenze scientifiche e pertanto liberamente condivisibili, che a conoscenze tecnologiche delle quali appropriarsi per trarre profitto.
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=== La nascita del software proprietario ===
Considerato che la condivisione del codice è nata insieme all'informatica, piuttosto che di
origini dell'
L'utilità principale delle licenze restrittive consiste nella possibilità di rivendere un programma più volte, se necessario con alcune modifiche purché non rilevanti. Questo presuppone che esistano clienti diversi con esigenze simili, oltre che l'esistenza di più computer sul quale poter far eseguire il [[programma]]. Queste condizioni cominciano a determinarsi negli anni Sessanta, grazie al fatto che esistevano un maggior numero di utilizzatori con esigenze standardizzabili come lo erano quelle delle organizzazioni economiche nell'area della contabilità, la logistica o delle statistiche.
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Tale progetto, finanziato dalla FSF, venne pertanto prodotto da programmatori appositamente stipendiati. I principali contributi vennero da Stallman stesso: il [[compilatore]] [[gcc]] e l'[[editor di testo]] [[Emacs]]. Furono sviluppate anche altre componenti di sistema UNIX, alle quali si sono aggiunte applicazioni per veri e propri giochi. Questi programmi furono distribuiti per circa 150$ che oltre a coprire i costi di riproduzione garantivano un servizio di supporto al cliente. L'unica condizione era che tutte le modifiche eventualmente effettuate su tali programmi venissero notificate agli sviluppatori.
Nacque così la [[GNU General Public License]] ([[GPL]]), il preambolo del cui [[manifesto]] comincia con: «''Le licenze per la maggioranza dei programmi hanno lo scopo di togliere all'utente la libertà di condividerlo e di modificarlo. Al contrario, la GPL è intesa a garantire la libertà di condividere e modificare il free software, al fine di assicurare che i programmi siano
Tuttavia, all'inizio degli [[Anni 1990|anni Novanta]], il progetto GNU non aveva ancora raggiunto il suo obiettivo principale, mancando di completare il [[kernel]] del suo sistema operativo ([[HURD]]). Per sopperire alla mancanza del kernel William e Lynne Jolitz riuscirono a fare il [[porting]] di UNIX BSD su piattaforma [[Intel]] 386 nel [[1991]], e [[Linus Torvalds]] (anch'esso nel 1991 e su piattaforma [[Intel 386]]) iniziò lo sviluppo del [[kernel Linux]], cresciuto poi con il contributo di migliaia di programmatori volontari sparsi per il mondo.
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Sempre negli anni Ottanta vennero introdotte le [[workstation]], ovvero un sistema basato su terminali (i [[client]]) e computer centrali (i [[server]]). Si tratta di sistemi derivati concettualmente dai [[mainframe]] e basati essenzialmente su sistemi operativi UNIX proprietari. L'hardware stesso varia sul lato server dai mainframe ai PC, mentre su lato client vengono impiegati soprattutto i PC. Ciò favorì lo sviluppo di software sia per i client, utilizzati spesso da persone con scarse conoscenze informatiche, che per i server, il cui funzionamento viene solitamente garantito da personale informatico particolarmente qualificato.
=== Gli anni Novanta: Internet, Linux e la
Benché [[Internet]] avesse visto la luce già negli anni Settanta, è soltanto agli inizi degli anni Novanta, con la diffusione del protocollo [[http]] e la nascita dei primi [[browser]], che Internet cominciò ad essere diffuso prima in ambito accademico e poi in modo sempre più capillare anche tra semplici privati.
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Agli inizi degli anni Novanta, l'idea delle licenze liberali era rappresentata soprattutto da [[Richard Stallman]] e la sua FSF, ovvero le licenze liberali per eccellenza erano la [[GNU General Public License|GPL]] e la [[GNU Lesser General Public License|LGPL]] che però venivano ritenute "contagiose", in quanto a partire da un codice licenziato con la GPL qualsiasi ulteriore modifica deve avere la stessa licenza. Le idee stesse di Stallman venivano viste con sospetto dall'ambiente commerciale statunitense, il che non facilitava la diffusione del suo approccio. Per favorire dunque l'idea delle [[licenza liberale|licenze liberali]] nel mondo degli affari, [[Bruce Perens]], [[Eric S. Raymond]], Ockman e altri cominciarono nel [[1997]] a pensare di creare una sorta di [[lobby]] a favore di una [[politica]] liberale delle licenze d'uso e coniarono il termine "''Open Source''". Ciò anche al fine di evitare l'equivoco dovuto al doppio significato di free nella [[lingua inglese]], visto che spesso veniva interpretato come "gratuito" invece che come "libero".
La scelta a favore dell'
la [[Netscape]] e l'[[IBM]], facilitarono inoltre l'accettazione del movimento
== Voci correlate ==
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