Olocausto: differenze tra le versioni

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=== Shoah ===
{{vedi anche|Hester Panim}}
Il termine Olocausto dniscedefinisce originariamente una tipologia di [[sacrificio]] della [[religione greca]], [[religione ebraica|ebraica]] e dei [[culto|culti]] dei [[Canaan|Cananei]]<ref name=olo/>, nel quale ciò che si sacrifica viene completamente arso. Per estensione, si riferisce anche all'oggetto del sacrificio. Nella [[Tanakh]], ''יolah'' è un termine ricorrente<ref>Si veda p. es. ''[[Levitico]]'', {{passo biblico|Levitico|1}}.</ref><ref>Cfr. Giovanni Deiana, ''[http://books.google.it/books?id=ESD1YKotOfgC&pg=PA49-56&dq=inauthor:%22Giovanni+Deiana%22&hl=it&ei=Dv9TTezDHYiVOuWSxKsJ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CDEQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false Levitico]'', p. 49-56.</ref>, specialmente in occasione di [[Yahweh#Il sacrificio|sacrifici rituali]], di animali uccisi e bruciati sull'[[altare]] del tempio, tesi a sancire un rinnovo dell'[[Alleanza (Bibbia)#Brit|alleanza]] tra il [[Yahweh|Dio di Israele]] e il proprio [[Ebrei|popolo]]. Nei culti cananei, tenutisi nello specifico nella [[Geenna|valle dell'Hinnom]], l'olocausto indica il [[sacrificio umano]] al dio [[Moloch (divinità)|Moloch]]<ref>[http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/G/VIT_III_G_048037.xml dal] [[vocabolario Treccani]]</ref>.
 
Nel [[greco antico]] (e successivamente nel latino come ''holocaustum'') questo termine indicava un tipo di sacrificio religioso in cui il corpo della vittima animale, dopo l'uccisione, veniva bruciato completamente, così che nessuna parte commestibile poteva essere consumata. Questo rito religioso era praticato nelle epoche antica e arcaica sia nel mondo greco che in quello ebraico come pure in altre civiltà dell'Asia Minore. Nell'italiano antico compare come termine poetico-letterario, derivato dal latino, con il valore metaforico di "sacrificio estremo", anche in forma aggettivata, ad esempio nella prosa di D'Annunzio che definisce "città olocausta" la città di [[Fiume]] dopo i bombardamenti. Diffuso in diverse lingue romanze solo come termine aulico, diventa un termine frequente nel linguaggio giornalistico britannico durante la [[seconda guerra mondiale]] per descrivere le gravi perdite umane militari e civili. Dal 1943 gli ambienti ebraici di lingua inglese utilizzano il termine per riferirsi allo sterminio degli ebrei in corso nell'Europa continentale.